sabato 1 dicembre 2012

Il primo sabato

Il primo sabato in Ucraina è passato tutto sommato bene. Diciamo che tutta la giornata ruota attorno al tempo che passiamo con la piccola, per il resto ci arrangiamo, fra spesa, pulizie e varie avventure domestiche. La più rilevante oggi è stata la prova della lavatrice, che al momento della centrifuga ha tanto preoccupato Fabio che ha provato a placcarla, per tenerla ferma. In effetti, così incastrata fra lavello e fornello, pareva che stesse per distruggere qualcosa, o almeno se stessa. In ogni caso, sembrava di assistere a uno di quegli show americani, in cui uno prova a rimanere in groppa al toro meccanico... Siamo andati dalla piccola verso le 11. Ci ha portati un nuovo autista, amico di Andrej, il cui nome non ricordiamo, cosa che è un peccato perché è stato davvero molto gentile. Sua figlia è in Italia, sposata a un italiano, e hanno anche una bambina dell'età di Tania. La moglie del tassista sta in Italia da un po', ad aiutare la figlia, e lui va a trovarli quando riesce a farsi fare i permessi. Parlava un po' di italiano, ma soprattutto ci ha fatto vedere varie foto, fatto domande sull'Italia e... è stato carino, insomma. Quando siamo arrivati, Tania dormiva. Ho seguito l'infermiera fin sulla soglia delle loro camerette - ci eravamo dotati dei copri-scarpe, senza i quali è vietato entrare in reparto - e l'ho vista arrivare tutta spennacchiata, sembrava un pulcino appena uscito dall'uovo. E' stata subito operativa, comunque: ci hanno messo in una stanzetta piccola, con due letti provvisti solo di reti e due sedie, ma ce la siamo fatti bastare. Abbiamo giocato a ricostruire delle bamboline magnetiche, poi Tania ha ritagliato (infatti ha imparato a maneggiare le forbici, le piace molto), attaccato gli stickers, ovviamente a un certo punto ci ha visitati entrambi... E senza storie eh, su la maglietta, che volete fare i furbi a tenerla? :-) Mi ha anche chiesto: Dove ti fa male? Io: la gola... Lei: No, la pancia! Se lo dice il dottore! A un certo punto ci ha anche sorpreso... così, senza motivo, mi ha presa, abbracciata e baciata. Sono rimasta di sasso: non l'aveva mai fatto così, presa dal momento, senza che glielo chiedessimo. E' stato davvero un bel momento. Abbiamo anche guardato insieme il filmato che io e Fabio, aiutati da Luca, abbiamo fatto per mostrarle la sua cameretta. Luca in italiano, io in russo le facciamo vedere il suo letto, la casetta, alcuni giocattoli, l'abat-jour... lei guardava molto interessata, rispondendo anche alle domande che le facevo durante il filmato. Alla seconda visione, vedendo Luca che giocava con una carota di stoffa, ha anche detto: Ma quella è mia! Ci ha pure chiesto se eravamo venuti in macchina, e ha voluto vederla, dalla finestra, poi andava in giro a dire a tutti: Quella è la macchina del papà! Che ovviamente era mooolto fiero della "sua" Chevrolet grigia di età indefinita... Insomma, il tempo è volato. Alle 12.15, come se avesse un orologio incorporato, ha iniziato a mettere tutto a posto, poi ci ha salutati invitandoci ad andare "a casa". Ci sembra tanto cresciuta dallo scorso agosto. E' proprio brava, e noi... sempre più rimbambiti da lei!

1 commento:

  1. Mamma mia, quanto avrei dato per vedere Fabio che si ingroppa la lavatrice... Son bei momenti

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