lunedì 17 dicembre 2012

Dai...

Non possiamo essere bloccati da un documento del cavolo dell'interpol. Fra l'altro già arrivato lo scorso anno, cosa volete, che nel frattempo, col progetto di adottare Tania, ci siamo dati alla delinquenza? Ma va là... Ha ragione Fabio, oggi quando diceva: Con tutto quello che abbiamo sofferto, aspettato, anche rischiato, ma ti sembra che potremmo rimandare l'udienza per una cosa del genere? Eppure, a oggi non si sa nulla. E noi andiamo avanti con la nostra routine. Abbiamo comprato i regali alla piccola, e le pantofole gliele abbiamo date subito: le sue si stanno letteralmente sgretolando, si vede che la De Fonseca non le aveva sottoposte al crash test previsto per i tapacki che verranno utilizzati in istituto. Un uso intensivo, una vita difficile. Abbiamo preso, come da accordi, una borsa di Masha e Medvied, la bambola di Masha, lecca lecca per la piccola e gli amici del gruppo. Fra l'altro, oggi è stata una giornata da segnare sul calendario: per la prima volta, Tania ha risposto "Sì" quando le abbiamo chiesto se fra un po', non subito, ma presto, viene a casa con noi. "Da", ha detto, con aria anche un po' di sufficienza, come se in fondo ci stesse anche facendo un piacere (in effetti...). In macchina? "Da". Ma poi, in aereo? "Niet". Ecco, qui c'è ancora da lavorare. A me piace pensare che, siccome in realtà per lei "casa" non vuol dire ancora nulla, "semplicemente" stia cominciando a fidarsi di noi, a starci bene, e quindi è disposta a rischiare, almeno a parole. Che poi, c'è questo simpatico qui pro quo di cui ci siamo resi conto da poco. In russo, "in Italia" si dice tipo "V Italii". Che è molto simile al nome del suo amichetto, "Vitali". E' già successo che qualcuno le chiedesse se sarebbe venuta in Italia, e lei abbia risposto parlando invece di Vitali. Anche a noi non è sempre chiaro quando parla di una cosa o dell'altra, siccome di Vitali parla spesso. Cioè, oggi ci avrà detto che la sua macchinina Vitali non la deve toccare, o che la sua macchinina non la porterà in Italia? Mica è chiaro, eh. Alla fine penserà che ci portiamo via tutti e due, lei e Vitali. Tutti V Italii, e via.

3 commenti:

  1. Ah! il documento interpol me l'ero dimenticato!!! Ce lo fecero sospirare e la referente a dire "se non c'è non possiamo fare l'udienza" e, come da copione, arrivò magicamente il giorno prima dell'udienza.
    Confidate, confidate!!! :-))
    Leggere di vostra figlia è come leggere di mio figlio, età diverse ma comportamenti uguali. Possessività sui genitori, aggressività verso i compagni, superiorità anche. Il mio faceva il "galletto" con i suoi amichetti, dicendo loro: "vedi? se fai il bravo COME ME, vedrai che anche per te arriveranno dei genitori e ti porteranno in Italia" come se l'Italia fosse la Mecca. Tutto normale, quindi! Godetevela così questa principessina, a casa poi dovrete affrontare giorni un poco più difficili, quando lei si troverà sradicata, spaesata e sola. Diventerete allora il bersaglio dei suoi malumori e delle sue paure, ma anche questo è normalità!
    Cristina (sendy)

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  2. Ho parlato oggi con Zenigata. Il documento arriverà...

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  3. Ci manca solo il documento dall'interpol ...
    IN BOCCA AL LUPO!
    Massimo C.

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