sabato 21 luglio 2012

Estate, tempo di ferie

E le nostre inizieranno il 7 agosto, quando alla sera ci imbarcheremo sul fido aereo fucsia della Wizz per tornare nella fulgida terra ucraina. Le ultime notizie danno la piccola ancora in ospedale a Dnieprpetrovs'k, alle prese fino a settembre con una misteriosa "riabilitazione". Al telefono oggi sembrava riabilitata alla grande: ci ha chiesto quando torniamo (fra due settimane, e lei: Ah, fra due settimane - sottotitolo, dato il tono: Vediamo se ho un buco in agenda), poi ci ha raccontato che non piange, e anche qualcosa a proposito o di una volta che ha pianto o di qualcun altro che l'ha fatto, lei adesso no, comunque. Le abbiamo detto che è brava, e che porteremo litri e litri di acqua in bottigliette. Ha detto al papà che gli vuole bene, e ha chiesto se eravamo proprio noi, la mamma e il papà. Mitica, insomma.
E quindi... ripartiamo. Stessa città, altro appartamento, stesso autista, armati di vari intrattenimenti (abbiamo una mezza idea, ma non la anticipiamo, sappiate solo che il mio progetto di una piscinetta gonfiabile è stato bocciato - probabilmente ci avrebbe fruttato l'allontanamento perenne dalla struttura) e di parecchia voglia di stringere a noi la piccola. Stavolta il momento d'apnea è stato più breve, neanche due mesi (lusso), condito dalle telefonate settimanali e notizie dall'ospedale. Certo anche l'energia non è più quella dei due giovinotti che, un anno fa, iniziavano l'IMPRESA ma... il fiato basta ancora. Al massimo ci pensa Tanya a ossigenarci, è meglio di una settimana ad alta quota.
PS abbiamo ricominciato a fare i documenti. La solita rottura, fatto salvo che è carino scrivere che... chiediamo di incontrare proprio lei, la "Victorivna" (è quel secondo nome tipico dei paesi russi), conosciuta in occasione della procedura di adozione non andata a buon fine a causa della legge XY del 2011, che il protettore dei legislatori ucraini l'abbia in gloria.