domenica 22 gennaio 2012

Il pacco

Domenica scorsa abbiamo spedito il pacco, affidandolo nelle capaci mani dell'autista dell'altra volta. Poi, ci siamo messi in attesa.
Mercoledì, come da accordi, ho telefonato a Vika. Mi ero preparata - complice l'aiuto di una sconosciuta in treno, che mi aveva corretto la frase... incredibile le esperienze che fa vivere l'adozione :-) - un discorso in cui dicevo che il pacco stava per arrivare, e se era possibile fare una foto alla piccola quando lo riceveva. Vika mi ha risposto qualcosa, e io ho capito che non era possibile. Poi, mi ha passato Tania, che fra le altre cose mi ha anche chiesto: E tu come stai mamma? Devo imparare a dirle: "Ci manchi tanto", mi sa...
Ma non è mica finita qui. Il giorno dopo, Fabio ha fatto sentire la registrazione a Mikail (che ora è tornato a casa... grazie mille per tutto!), che ha detto che no, Vika ha risposto che per la foto non c'erano problemi, e che anzi se le davo la mail ce la poteva spedire. Vogliamo dare il voto alla mia comprensione del russo parlato? Ecco, lasciamo stare...
Indirizzo mail mandato, comunque, anche se per la foto siamo scettici, perché alla fine il pacco è arrivato, ma ieri, e Vika il sabato non lavora. Pazienza... in compenso (e che compenso!), abbiamo potuto chiedere direttamente a Tania se le erano piaciute le arance (Da) e la bambola (Da!). A un certo punto ci ha anche salutati, poi la tata ci ha detto che voleva parlarci ancora, e quindi via di nuovo con frasette e canzoncine. Le dico anche che la mamma e il papà tornano presto a trovarla, lei vuole che andiamo? Da, è la risposta. Monosillabo d'amore :-)
Inizia il conto alla rovescia per l'11 febbraio, a questo punto.
E vogliamo ricordare, a futura memoria, questa conversazione fra la nonna Giuseppina e il futuro cuginetto Luca:
- Nonna, ma quando arriva Tania?
- Eh, dobbiamo aspettare che compia 5 anni, a novembre.
- Ma quand'è novembre?
- Deve ancora passare tutta l'estate, poi tornare autunno, e allora è novembre.
- Manca ancora tanto tempo, allora (Eh, già...). Per fortuna che almeno abbiamo il filmino!
:-)
Cucciolosissimo, grande Luca!
PS intanto, là nevica e nevica.

martedì 17 gennaio 2012

Tutto qui

Comunicazione di servizio solo per informare che, grazie ad aiuti di amici volenterosi, nonché abili sussurratori ai byte, siamo riusciti a importare qui tutto il "vecchio" blog. Se volete vedere come eravamo a giugno :-)

lunedì 16 gennaio 2012

Un bel testo

Ci è arrivato oggi per posta elettronica, da una coppia di genitori adottivi che stanno condividendo con noi questa avvenura al cardiopalma, un testo che vorremmo ricordare.
E non per incensare i genitori adottivi. Credo che non siano necessariamente più in gamba dei genitori in genere. Solo che capita spesso che ricevano delle belle batoste - come i genitori in genere, anche se forse di tipo un po' diverso. Insomma, capita che abbiano bisogno di un incoraggiamento, di un "bravi!" speciale, di una pacca sulla spalla. Per questo lo vogliamo ricordare, dedicandolo a tutti i genitori di cuore, presenti, passati ma, soprattutto, futuri.

Perchè voler bene ai genitori adottivi?
1.perché decidono di affrontare un percorso complicato e bellissimo
2.perché sono consci delle fatiche che incontreranno,ma vanno avanti
convinti che l'amore sia l'unica soluzione plausibile
3.perché si infilano in un tunnel buio sapendo che alla fine li accoglierà
una luce abbagliante
4.perché hanno imparato,spesso loro malgrado,a non dare nulla per scontato
5.perché aprono spazi intimi del loro sentire..e non e' sempre facile
6.perché diventano in un attimo esperti di
documenti,decreti,sentenze,procedure e chi più ne ha più ne metta..
7.perché conoscono il valore del tempo e lo sanno misurare
8.perché hanno imparato a guardarsi dentro
9.perché e' difficile guardarsi dentro
10.perché capiscono di essere pronti ad accogliere un figlio molto prima
del resto del mondo
11.perché incontrano giudici di tribunale che fino al giorno prima li
avevano visti solo nei telefilm o telegiornali
12. Perché mettono in conto l'eventualità di non essere ritenuti idonei
13.perché affrontare una "non idoneita' " e'una prova ardua
14.perché attendono l'ottenimento di un decreto e quando arriva
festeggiano come se avessero vinto il Nobel o l'Oscar
15.perché hanno imparato a fidarsi
16.perché la fiducia di un genitore adottivo non deve essere mai
tradita...mai
17.perché sanno quanto e' importante sostenersi a vicenda quando le cose
sembrano andare male
18.perché si fanno domande che spesso non hanno risposte...ma continuano a
farsele
19.perché conoscono profondamente il significato della parola accoglienza
20.perché sono degli incoscienti pieni di coscienza
21.perché osservano l'orizzonte e vedono qualcosa che gli altri non
immaginano
22.perché a volte si sentono solamente una " pratica"
23.perché le pratiche non sono fatte di carne e ossa,ma loro si
24.perché hanno dubbi misti a certezze incrollabili
25.perché sanno che essere genitori non e' un diritto,ma lo e'per ogni
bambino avere una famiglia
26.perché capita che si sentano soli e abbandonati,ma sanno farsi compagnia
27.perché sanno trasformare lacrime sofferte in sorrisi pieni di gioia
28.perché accolgono un pensiero prima di accogliere loro figlio
29.perché amano la parola "abbinamento"..anche se e'una parola che non
suona benissimo
30.perché si arrabbiano,piangono e cadono,ma poi si rialzano sempre
31.perché si stupiscono di essersi rialzati
32.perché serbano ricordi preziosi da donare al proprio figlio
33.perché sono persone normali alle prese con un viaggio eccezionale
34.perché sanno che se si sentono persone eccezionali...semplicemente
stanno sbagliando
35.perché parlano con una persona che non e'li con loro e sanno che
comunque li sta ascoltando
36.perché trovano la forza di riempire i vuoti e di squarciare i silenzi
37.perché a volte hanno bisogno di silenzio
38.perché si sentono genitori molto prima di diventarlo fisicamente
39.perché devono contenere un amore incontenibile
40.perché attendono telefonate che cambieranno la loro vitae quando le
ricevono rimangono allegramente frastornati
41.perché hanno imparato a baciare fotografie
42.perché imparano lingue complicate per riuscire a dire"io ti voglio bene"
43.perché volano in giro per il mondo e visitano luoghi che non avrebbero
mai pensato di visitare
44.perché coltivano un amore che cresce a dismisura
45.perché decidono che oltre a curare delicatamente il loro piccolo fiore
devono occuparsi anche delle sue radici
46.perché conoscono il valore del ricordo e della memoria
47.perché sono grati al destino ma anche a loro stessi
48.perché sognano la normalità in mezzo a tanta straordinarietà
49.perché sanno che devono prepararsi ma che non lo saranno mai abbastanza
50.perché soo coscienti che quando il sogno si avvera,li' comincia
veramente una nuova vita
51.perché sono genitori...punto e basta
(di Fabio Selini)

sabato 14 gennaio 2012

Se telefonando

In effetti ci stavamo un po' rilassando... Dopo il 26 dicembre, avevamo sentito la cucciola e il suo Mama! urlato a squarciagola nella cornetta già due volte, e ieri eravamo pronti a tornare alla normalità, chiamando non l'istituto (cosa che implica che Tania sia prelevata dal gruppo e portata al telefono) ma Vika, la maestra, che doveva essere tornata al lavoro dopo un mese fra malattia e vacanze.
Prime 3 chiamate: non risponde. E già il sistema che permette di chiamare durante la settimana - ovvero: Jo con cellulare in vivavoce, telefono attaccato alla cornetta, all'altro lato del quale c'e Fabio, anche lui in vivavoce e con l'iPod per registrare - iniziava a dar segni di stanchezza. Alla fine, risponde: ma non può passarmi la piccola, mi dice qualcosa che non capisco, poi mi pare di cogliere che dobbiamo richiamare alle 15.
Non siamo convinti, pero', e Fabio ha un'idea. Da qualche giorno e' in fabbrica da lui Mikail, ucraino, potremmo fargli sentire la registrazione. Lui, gentilissimo, prende la cosa sul serio e, munito di blocco appunti, decifra la chiamata. Il responso: Vika non e' nel gruppo di Tania, sarà di nuovo con lei il 18. Il 18???? Uffa...
Ma Mikail a questo punto ha preso la situazione a cuore, e insieme a Fabio decidono di chiamare ancora la maestra x avere chiarimenti. Che, come al solito, sono imprevisti: in istituto e' in corso un controllo statale, una cosa comune, e tutto viene controllato, dalle cucine ai documenti. Vika quindi non può muoversi dal suo gruppo, sarebbe rischioso a causa dei controlli, che termineranno, appunto, il 18.
Ma Mikail non si perde d'animo: seconda chiamata all'istituto. Risponde una segretaria che spiega che Tania in quel momento e' a letto, ma se richiamano dopo 30 minuti darà a Mikail il cellulare di una tata che e' ora nel gruppo.
Passano 35 minuti e... Alla richiamata, la signora non c'e' più! La sostituta ha già un'altra idea... Possiamo chiamare li' alle 15.
A quel punto siamo stremati, letteralmente.
Ma alle 15 siamo li' - io a casa, Fabio in ufficio, collegati - e pronti a sentire la voce argentina di Tania. Decido di esagerare e prima di chiedere di parlare con lei avverto che stiamo x mandare un pacco con arance, mandarini... Avrà capito la tata? Mah...
Poi, arriva la piccola: carica come al solito, mi saluta, poi sento la tata che le dice di chiedere... How are you! Ma no! Lasciamo stare l'inglese... L'oscar alla buona volontà comunque, anche di Tania che dopo un po' si produce in un Auaiu poco convinto :-)
Novità... Chiede dov'è il papà, per la prima volta... Devo dirle che e' a lavorare, e che le vuole bene.
Soliti saluti, tanto amore via cornetta... E poi via, Paka' paka', alla prossima telefonata. Domani spediamo il pacco, fra un mesetto la dovremmo rivedere.

sabato 7 gennaio 2012

Buon Natale!

No, non siamo stati colpiti da nessun disturbo che altera la percezione del tempo... E' che oggi per Tania e' Natale! Auguri intrepida cosacca! Forse ti aspettavi una telefonata dalla mama e dal papa, e sappi che ci hanno provato, ma gli e' stato detto di richiamare lunedì. Quindi gli auguri te li facciamo da qui, sperando che fra qualche anno tu li possa leggere ripensando all'ultimo Natale che gai festeggiato il 7 gennaio. Un bacione, Tania!

domenica 1 gennaio 2012

Cugini

Ci sono tante persone qui che stanno aspettando la piccola Taniusha, ma di una in particolare non abbiamo ancora parlato. Si tratta di Luca, futuro cugino di un anno e parecchi centimetri più alto della nostra mangiatrice di lecca lecca.
Il nostro nipotino ha dovuto anche lui assimilare strane e contrastanti informazioni: prima gli zii che andavano in Ucraina, per tornare a casa con un cugino o una cuginetta perché non riuscivano a 'costruirne' una da soli (parole sue... Mai stati bravi coi Lego, noialtri). Poi doveva arrivare una cugina, da un momento all'altro. Poi la cugina non arriva, perché e' ancora troppo piccola, deve prima compiere 5 anni. Insomma, una situazione parecchio nebulosa.
Nell'attesa quindi Luca ha sentito tanto parlare di Tania, ha visto delle sue foto, le ha preparato dei regali. Quest'anno a Natale ha ricevuto pero' un regalo che da' una nuova dimensione a questa figura astratta: un video di 15 minuti che raccoglie i filmati più carini che abbiamo girato in Ucraina.
Lui si e' dimostrato entusiasta: lo guarda più volte al giorno... E quando la nonna gli dice:"Lo devi dire alla zia che ti piace il DVD", risponde: "si' glielo dico". "Ma tu vuoi bene a Tania?". "si'!". "Lo dici allo zio e alla zia?". "ma loro lo sanno già!". :-)))
Oggi invece ha detto:"Ma la Tania quando arriva all'inizio sarà timida?".
E io a spiegargli che forse si', ma poi si conosceranno e diventeranno amici...
Non vediamo l'ora, cuginone!