domenica 23 dicembre 2012

Amarcord

Domenica di sole, qui a Krivoy Rog, e insieme alla neve e agli addobbi, l'effetto è proprio che la città sia al suo meglio. Tania purtroppo è sempre più piena di catarro, quindi ci accontentiamo di guardare dalla finestra i bambini che giocano in giardino. La mattina è passata così, fra una sessione di bondage alle gambe, che ci ha chiesto appena dopo gli abbracci di saluto, un assaggio di zabaione fatto dalla mamma (che però non ha avuto lo stesso successo della mela cotta, che è ancora il top del gusto, al momento), svariate gite giù per le scale in braccio alla mamma o al papà. Prima di pranzo, insieme ad Andrej ci siamo anche avventurati al mercato, a cercare un regalo che ci è stato espressamente richiesto: molto piacevole, andare con qualcuno che è pratico e ci ha condotto con sicurezza alla ricerca di quello che volevamo. Ma il momento di cui vorrei raccontare oggi è il pomeriggio. Tania era più tranquilla del solito (speriamo non covi qualcosa di ulteriore), e ha chiesto, dopo il bendaggio alle gambe, di vedere i filmati sull'ipod del papà. Ha sfogliato lei, fermandosi a guardare quello che più le andava, per lo più vecchie cose, della scorsa estate, quando l'abbiamo conosciuta, per intenderci. E dopo una breve pausa sulla macchina fotografica, per vedere lei che balla per San Nicola, è passata agli album di foto e al video che abbiamo preparato l'anno scorso per Natale, con i filmati più belli da giugno a novembre 2012. L'ha voluto guardare più e più volte, chiedendo ora un episodio, ora un altro, con noi che cercavamo di arricchirlo il più possibile con i nostri racconti: "Ti ricordi, quello è Ian. Lì, dopo che ti sei messa le scarpe della mamma, sei caduta, ma non hai pianto. Lì andavi fortissimo, e ti dicevamo di andare più piano". Cose semplici, tutto sommato, ma lei era curiosa, interessata, ogni tanto quando non eravamo inquadrati chiedeva: "Dov'è la mamma? Dov'è il papà?". Magari sembrano cose di poco conto, ma per noi è molto importante: c'è una fetta della sua vita, non piccola, di cui non sappiamo e non sapremo mai quasi niente, e di cui lei non ha ricordi. Ma c'è da un punto in poi, ed è giugno 2011, che è nelle nostre mani. Siamo noi ad essere custodi, da lì in poi, per quel che possiamo. Per questo abbiamo raccolto dei piccoli ricordi, per questo ci teniamo a farle vedere quello che possiamo di quando era "piccola". Magari adesso, a parte questi momenti, a lei interessa il giusto, ma forse più avanti ci terrà a saperlo. E poi questa strada con lei è stata così lunga, che ci piace ricordare da quanto tempo siamo "insieme": sicuramente non al modo delle famiglie normali, tragicamente poco come quantità di tempo effettivo, ma Tania è nel nostro cuore da quel giorno di giugno, non ce n'è andata un attimo, e pensiamo che saperlo le faccia un gran bene.

1 commento:

  1. Eh beh, di ricordi ucraini ne avete collezionati e state collezionando in quantità... qui invece il Natale è tradizionale, anche nell'eccesso a volte: oggi concertino di Natale in parrocchia, poi pranzi abbondanti, cene abbondanti, regali in quantità (per curiosità, lo scambio di regali dopo la messa di Natale si fa ancora? avete notizie lì?). Chissà che per voi non sia l'occasione (anche se non del tutto volontaria) di vivere un Natale più intimo e più essenziale, più vero, cosa che qui è sempre più difficile da fare.
    CIAO!

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