sabato 10 agosto 2013

Un anno in più, parecchi chilometri in meno

È da una settimana che siamo in vacanza al mare con Tania. Niente di sconvolgente... Credo che come vacanze avventura per il momento bastino quelle passate in Ucraina - tanto per dire, mi sono portata una padella da casa, memore delle schifezze su cui ho cucinato tanto spesso là. Son cose che segnano :-) Insomma, dicevo: vacanza tranquilla, in camping, piscina, animazione, ombrellone. Noi non ci siamo abituati, ma dobbiamo ammettere che per questa prima vacanza insieme era proprio quello che ci voleva. Tania è un piacere da vedere: sia al mare che in piscina, dove nuota davvero come un pesce e schifa la piscinetta dei piccoli, anche se in quella grande è più tempo sott'acqua che sopra. Il camping poi enfatizza le sue doti di PR: dove altro si trovano a portata di mano così tanti bambini che piangono, giocano, gridano, di più, che passano direttamente davanti alla tua parta, e non ti devi neanche muovere per vederli? Come sempre quindi le domande fioccano, e tanti la conoscono già per nome. Lei fra una baby dance e un giro al bar è felicissima. Arriva alla sera cotta come non so cosa, ma in genere felice; noi, un po' straniti dalla differenza con le vacanze che facevamo prima, ma comunque divertiti. Per dire, ieri era il Carnevale, qui ad Alba Adriatica, con i carri e tutto. Sia a me che a Fabio non ha hai entusiasmato più di tanto come cosa, ma vedere Tania così stupita, davvero senza parole, ci faceva vedere tutto con occhi nuovi, come solo i bambini sanno fare. Mica sono tutte rose eh... La piccola va tenuta un po' a freno, se no ci mette i piedi in testa, alla grandissima. Poi, ci sono i 'compiti' da fare, siccome ci hanno detto che bisogna addestrarla a 'pensare'. Inutile dire che l'impegno che infonde nell'imparare una capriola in acqua non è paragonabile a quello che mette invece in un disegno - e il patimento della mamma è direttamente proporzionale (o inversamente? Boh, dai, è tardi). Comunque, noi ogni tanto perdiamo la pazienza, ma poi andiamo a leggere dove eravamo l'anno scorso, realizziamo quanto è cambiata la nostra piccola, e ci facciamo rapire dall'entusiasmo di vederla ballare o anche solo scegliere un gelato in gelateria. Perché sono così tante le cose che ha imparato in 6 mesi, da perderne il conto. Oltre alla lingua italiana, adesso sa: cos'è una casa, cos'è una famiglia, cosa vuol dire 'la mia cameretta', cosa sono i nonni, gli zii, i cugini, che cos'è una scuola, un centro estivo, cosa vuol dire vacanza, cos'è un negozio, cosa sono i soldi, cosa vuol dire che la mamma prepara da mangiare, come si apparecchia la tavola, come si accende la tv, cosa vuol dire andare a fare la spesa. O al parchetto, o al mare, o in montagna. Come si sta in macchina, cos'è la cintura, i colori, i numeri, come si fa a contare, come si cambia il rotolo della carta igienica, cosa vuol dire fare le coccole, cos'è una patona, cosa significa che qualcuno fa il birichino, che i bambini nascono dalla pancia a prendono il latte dalla titta o dal biberon. È questo a occhio è l'1% di quello che ha stivato nella sua testolina bionda. 6 mesi a volte sembrano tutta una vita. Ps ho letto un articolo ma anche avuto notizie sul calo delle adozioni internazionali in Ucraina. Pur essendo consapevole delle difficoltà che ultimamente, in particolare, le coppie in questo paese devono affrontare, il fatto mi ha molto colpito. Non posso fare altro che pensare a tutti i bimbi che rimangono là e che, per colpa di una politica e di una mentalità che vedono altro, e non il loro bene, non avranno mai una famiglia. Perché io, che vengano tutti adottati con l'adozione nazionale, non ci credo.