venerdì 1 luglio 2011

Studi sociali

Fino a lunedì non sapremo nulla della data dell’udienza, quindi dobbiamo portare pazienza e goderci questi giorni (di pioggia) con Tania. Nel frattempo, iniziamo a conoscere meglio il paese.
Innanzitutto, osservandolo abbiamo notato che è stato progettato e costruito con una certa cura. C’è molto verde e fra i palazzi c’è sempre una zona alberata fornita di panchine, tavolini, giochi per bambini (sul serio, ci deve essere il più alto rapporto pro-capite fra bambini e scivoli… sono ovunque!), campi da basket. C’è un parco molto grande, con anche un laghetto e diverse giostre, tipo luna-park: c’è la ruota panoramica, il calcinculo, l’autoscontro e molte altre. Abbiamo notato in effetti, sia qui che a Kiev, che le giostre sono stabili, e non itineranti come i nostri baracconi.
Insomma, ma come possiamo lamentarci di un tale ben di Dio? Il fatto è che tutto il paese doveva essere molto bello… quando è stato costruito, negli anni 60-70. Sembra che, da allora, non sia più stato fatto niente, a parte aprire dei negozi che però sembrano posticci. C’è una soffusa decadenza post-sovietica che invade tutta la cittadina, dai tram sferraglianti, ai bus tutti diversi l’uno dall’altro e con le bombole di gas sul tetto, alle fabbriche. I giochi nel parco sono fermi, l’erba incolta, gli scivoli arrugginiti e il laghetto asciutto. Quando c’è anche grigio la tristezza si tocca proprio con mano, almeno da parte nostra.
Si nota comunque che il paese ce la sta mettendo tutta per uscire da questa situazione: come dicevo, i negozi nuovi sono tanti e le banche… mamma mia, non si contano, ogni due portoni ce n’è una.
E poi c’è la TV: le pubblicità mostrano una realtà che è più che mai lontana da quella che vediamo, una vita che non ci sembra proprio quella che si fa a Dniprodzirdzink. Per fortuna che ci sono i film: quelli stranieri mantengono l’audio originale, che si sente quindi, poi gli si sovrappone un doppiaggio in russo o ucraino fatto da una voce maschile che ha sul serio il pathos di una patata lessa.
Chiudo con una nota di costume: sto ancora studiando il fenomeno femminile, qui in paese, per compilare un studio obiettivo e non influenzato dalla proverbiale acidità femminile verso le altre donne. Una cosa però la posso dire: ma com’è possibile che ci siano tante ragazze carine e i maschi che invece non si possono guardare???????

5 commenti:

  1. Sul fatto che i maschi non si guardino è solo colpa della qualità del macho che hai al tuo fianco e del basso livello di alcool che hai nel sangue... fai colazione con Vodka e biscotti e vedrai le donne bellissime e gli uomini bellini...
    ho studiato la collocazione geografica della vostra cittadina e ho notato che siete a 1 km dal fiume Dnepr, quarto fiume d'europa ( wow ) e a soli 5km da una mega diga ( Fieddu quando esci di casa prendi la seconda via a destra e corri per 20 minuti, se non la trovi e riesci a rientrare a casa fammi sapere che guardo meglio... )
    a parte la diga, Dniprchesiscrivesempreinmododiverso è veramente nel nulla, a 6 ore dal mare più vicino e forse 15 ore dalle prime montagne; un punto a favore viene dal fatto che siete a 600 km da Chernobyl e 11456 km da Fukushima...
    provo a dare una interpretazione del fumo arancione: corrisponde alla codifica nautica JD3-3-89  e serve per attirare l'attenzione nel caso di rischio di affondamento... al vostro posto mi sentirei colpevole di omissione di soccorso...
    ciao e un bacione a Tania e Jo dai maschietti Cattabriga

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  2. Quando la famiglia cattabriga � cos� tecnica, e sapete che io tengo molto al tecnico, non si pu� aggiungere altro.
    Questa sera con i ragazzi del c.a.g. Abbiamo guardato un film e vi devo dire che l'ho scelto anche perch� mi ha fatto pensare a voi, sia perch� lo abbiamo visto tutte e due le famiglie, sia perch� � una storia che in parte vi riguarda. Il film era SUPER NACIO. � sempre stupendo.
    Aspettiamo quindi anche noi notizie per luned� e in tanto io domani, con le donna al mare tintegger� la camera di Anita.
    Un abbraccio forte e sempre un pensiero nella preghiera per voi e per Tania.
    Anita, Emma e giulia al mare, andrea a casa.

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  3. Buon finesettimana allora... un altro po' di attesa per testare la vostra pazienza, anche se 2 giorni dopo anni di preparazione sono una sciocchezuola.
    Qui oggi la figlia grande (o "meno-piccola") è andata in montagna con una nonna e i cugini etc..., mentre noi 3 domani andiamo a Cattolica, dove avrò la degenza forzata per almeno 2 settimane, poi zoppicando tornerò a Modena a vedere se sopravvivo da solo.
    Un saluto a tutti e tre, da noi 3!
    AAC

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  4. Ciao Giorgia e Fabio, sono Anna moglie gi Giuseppe.
    Sfrutto una pausa sul lavoro per scrivervi (a casa è quasi impossibile avvicinarsi al computer...): sto seguendo la vostra avventura e mi commuovo per ogni nuovo vostro messaggio. Non voglio gufare con frasi inopportune (tipo "buona caccia Gepi!"), ma mi premeva dirvi che vi pensiamo spesso e che vi siamo vicini col cuore. Non vediamo l'ora di vedervi tutti e tre a casa! 
    A presto!

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  5. Mica vorrete fare tutto di corsa! Un po' di pausa in questo weekend farà bene a tutti, giudice compreso...
    Quando Giorgia descrive la città tornano i ricordi post sovietici di Ulyanovsk. Mi pare di capire che tutto sommato il posto non ti dispiaccia. A me, invece, infondeva sempre e comunque molta tristezza...
    Qui il clima si è un po' mitigato per via delle pioggie che finalmente sono arrivate. Le avete forse deviate voi???
    Lunedì tornerò al lavoro (provo). Lascerò il mio posto di baby sitter ai nonni e a Deanna. Inveceil mio posto di cuoco rimarrà vacante. In questi giorni sono anche riuscito a cucinare un sacco di verdure che il nostro orto autarchico sta regalando a vagoni!
    State pronti a tornare a casa, ma anche a non godere più (e aggiungo MAI più) del tanto tempo che avete avuto a disposizione da sempre. Tania sarà la vera regina di casa e a lei dovrete ogni attenzione!!!
    Concludo commentando ciò che tutti nel mondo hanno sotto gli occhi e che anche Giorgia ha notato: la bellezza delle ragazze.
    Parlando con un russo al quale chiesi la ragione di una tale palese differenza (maschi-femmine) mi fu data questa risposta: "il buon Dio mise così tanto impegno e dedizione nel fare la donna russa (o ucraina) che al termine, quando dovette affrontare la creazione dell'uomo, era così stanco che non ne aveva più voglia e gli riuscì male!
    Un abbraccio forte forte. Gepi

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