giovedì 7 luglio 2011

Dietzcom

Post dedicato ai bimbi, oggi. Voglio fissare i ricordi che ho di loro, e i nomi che piano piano stiamo imparando (Tania li sa tutti!), così poi potrò ricordarli anche a lei (dita incrociate).
Ci sono le bimbe: Xenia, caschetto, occhi verdi, tondina quanto basta, dolce ma anche dispettosa quando vuole attirare l’attenzione. Tania, omonima di Tatiana, capelli corti biondini, sorriso pronto ma di pochissime parole. Nastia, 2 anni e mezzo, moretta, un soldo di cacio ma che si spalma tutti sul panino, dalla grinta che ha. Lisa, capelli corti e scuri anche lei, che fa delle facce inimitabili ed è mitica a ballare (a me ricorda Michael Jackson, sul serio!). Poi c’è Svieta, del gruppo dei più piccoli, che è arrivata quando siamo arrivati noi con delle stranissime lesioni al viso, medicate con della roba blu che la faceva sembrare mascherata. Seria, silenziosa, con quelle labbra spaccate (… meglio non sapere…), ma piano piano ha iniziato anche lei a sorridere, facendo brillare i suoi grandi occhi blu. Oggi è venuta un’aspirante mamma adottiva, ucraina, a conoscerla. Spero che vada tutto bene alla piccola Svieta.
Poi ci sono i maschi… e, mi dispiace dirlo, anche a detta di Fabio sono proprio delle mezze pippe, a confronto delle donne. Oh, quando queste ci si mettono li fanno piangere tutti, questi maschietti! C’è David, piccolo e biondo, Andriuscia, con una cicatrice sul petto (intervento al cuore? Mah), Anton (che ieri lo sono venuti a trovare due ragazzi giovanissimi, forse i fratelli? Lui era intimidito), e poi c’è Nazar… mitico, Fabio ha notato (ma ha ragionissima!) che è il SOSIA di Cristianello da piccolo. Oh, è uguale! Cri, non è che ci nascondi qualcosa? Nazar comunque piange sempre, e noi a dirci: Oh, ma c’è Cristianello che piange di nuovo! Abbiamo fatto una foto, la faremo vedere quando la famigliola sarà meno impagnata. C’è un bimbo più alto, non mi ricordo ancora il nome… ma è sveglissimo, tende a mettere le mani addosso anche a Fabio che qualche volta ha rischiato di allungargli un scappellotto. E avrebbe avuto ragione, certe volte è davvero troppo smanezzone.
Poi ci sono i piccoli, che non conosciamo ancora con i nomi, e i più grandicelli… e smaliziati, che ci guardano con meno moine dei piccoli e con più… non so, saggezza? Disillusione? Comunque Fabio sta iniziando a far colpo anche su di loro. Un palleggio, una palla lanciata in alto… e ce li ha tutti intorno. Il problema è che questi parlano a manetta, e noi non capiamo un accidente.
E’ triste comunque pensare a questi bimbi, che vedono i genitori, che so, una volta al mese? Alcuni piangono quando quelli vanno via, tengono stretti i regalini che portano loro, rivendicano con fierezza agli altri: “Questa è la mia mamma! Questo è il mio papà!”.

1 commento:

  1. E' davvero curioso che abbiate trovato personaggi che ricordano o assomigliano a gente di Portile. In fondo in fondo mi pare di vederci un po' di nostalgia di casa. O no?
    Ma che importa! Suvvia! Avete Tania con cui stare e lunedì è ormai dietro l'angolo. Noi tutti speriamo in un magistrato comprensivo e che non applichi le regole troppo alla lettera ma, come dicevano i nostri antichi romani (e ridagli con questi roman....) dura lex sed lex. Rimaniamo con i piedi per terra. In ogni caso abbiate fiducia! Magari si sblocca tutto!!!
    Giuro che mi piacerebbe davvero vedere Fabio palleggiare davanti ai bimbi. Chissà che non gli mostri anche quello strano gesto atletico di quando riesce a prendere il pallone al volo da dietro...  MAH! Solo lui....
    Alla prossima! Ciao!!!   Gepi&C 
    PS avete mai offerto a Tania un manicaretto tipico italiano fatto da voi (pasta, pizza, dolcetto...)?

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