sabato 16 luglio 2011

Magiche avventure di Lala

Da quando l’abbiamo conosciuta, abbiamo passato con Tatiana circa 80 ore. A parte il tempo passato a nutrirla (tutti i pomeriggi), in linea di massima le abbiamo passate a giocare, passeggiare, cantare insieme a lei, da soli o con gli altri bambini. Le idee che avevamo  all’inizio, sulle cose che pensavamo le piacessero molto, nel tempo si sono modificate: in effetti, oggi si comporta in modo molto diverso rispetto ai primi giorni, quindi siamo curiosi di vedere come cambierà ancora… Per dire, all’inizio diceva sempre e solo “Da”, a tutto… da qualche giorno è comparso anche qualche stizzito “Niet”… ma gli esperti dicono che sia un buon segno.
Certe cose sono rimaste invariate: ADORA l’altalena, le piace che la spingiamo ma è bravissima anche da sola, si impegna come una matta muovendosi avanti e indietro con ottimi risultati. Ovviamente, muore dal ridere se le grattiamo la pancia o i piedini (che sono sempre sozzi, ma bellissimi, da mangiare…), oppure se ha qualcosa in mano da poterci passare. Le piacciono le canzoni, quelle con i mimi: al momento il repertorio stabile ammonta a 3, “La canzone della felicità”, “Ci son 2 coccodrilli”, “La battaglia di Magenta”. Le piace la musica, balla facendoci morire dal ridere.
Va pazza per il “vola vola”, in qualsiasi forma e natura. Basta lanciarla in qualche modo o direzione, farla girare, saltellare, insomma, sballottarla come nel frullatore e  lei ride come una matta. Strano a dirlo, ride se la scagli verso il cielo ma ha paura a essere presa in spalla J
I primi giorni ci voleva sempre portare a spasso, attorno all’istituto. Eravamo pronti a consumare il sentiero, dato il numero di giri, ma in realtà pian piano ha perso questa passione. Al momento, ci scappa un giro al mattino e uno al pomeriggio, non di più in linea di massima. Le tappe obbligate sono il “vola vola” dai gradini (col papa) e la fermata dai bimbi piccoli, per salutarli. Giusto… le piacciono tantissimo i bimbi piccoli – per ora almeno; magari, tempo che torniamo a casa, inizia a odiarli e a mettergli le dita negli occhi.
Abbiamo giocato parecchio a bambole… anche se nel tempo le necessità della bambola – che si chiama sempre e comunque Lala, anche quando chiaramente è un maschietto – sono cambiate. I primi giorni le davamo da mangiare e da bere, poi siam passati ad altre necessità corporali (fa litri di pipì la bambola, forse per effetto di tutto quello che ha bevuto i primi giorni?), a metterla a letto, e oggi ci siamo evoluti verso il giro in carrozzina, seguito da pianti (della bambola) quando la Tania la sbatte a terra di testa J. Non mancano vola vola e salti, anche per le bambole. Siccome staremo qui ancora parecchio, non so quali saranno le future avventure di Lala: forse l’università e l’ingresso difficoltoso nel mondo del lavoro… o una carriera da velina, chissà.
 

1 commento:

  1. Oh a quanto pare le passioni delle bambine sono universali, ma anche mutevoli.
    Per il pap� vola vola: ho compiuto il grande viaggio e sono arrivato a marina di massa dopo 4 ore sano e salvo.
    Buona notte e un abbraccio in Cristo da Anita, Emma, giulia e andrea.

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