venerdì 30 settembre 2011

A presto, occhi blu

Salutiamo la ridente Dniprdzirdzinsk. Il pensiero va di continuo a quel lontano (così ci pare) 23 giugno, quando per la prima volta varcammo il cancello della Dietzki Dom, spaventati e in ansia. Oggi ci siamo riguardati le prime foto di Tania e ci siamo raccontati, per filo e per segno, tutto quello che successe: quando cercammo fra i bimbi quale potesse essere, quando ce la mostrarono dicendo “Eccola, fatela giocare!”…
Sembrano passati anni. Adesso Tania sorride a Fabio quando va a prenderla nel gruppo al pomeriggio, si ingozza di merenda per far presto a venire con noi, poi con piglio deciso ci dice: “Voglio questo! Voglio quello!”. Così diversa dalla bambina che ci rispondeva con un filo di voce.
Fa strano pensare che non torneremo qui mai più. Non vedremo più i bambini, non sapremo cosa ne sarà di Lisa, di Anton, della piccola Nastia. Già Andriuscia non è più nel gruppo, non sappiamo se è tornato a casa (speriamo) o è stato trasferito come lo sarà Tania.
Comunque… abbiamo salutato la piccola. Oggi pomeriggio le abbiamo dato lo zaino con dentro tutte le sue cose e abbiamo giocato con un aeroplano che ho anche sfruttato per farle vedere “la mamma e il papà che tornano a casa, lontano lontano, e poi, ecco, dopo un po’ tornano indietro, dalla Tania!”. Lei stavolta ha ascoltato davvero concentrata, o almeno ha fatto finta bene, ecco. Abbiamo anche parlato delle telefonate che le faremo, ogni settimana, e anche lì sembrava capire.
Il momento dei saluti, con il bacino a l’abbracciatona “fotte fotte” (detto da lei) è arrivato in un attimo, con noi che avevamo le lacrime agli occhi.
I suoi invece li vogliamo mettere qui, per la prima volta. Fabio dice che sono protesi al futuro. Io che sono azzurri come il cielo ucraino. Sono occhi forti, senza dubbio.
Occhi

4 commenti:

  1. in occa al lupo ragazzi!

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  2. Pakà Giorgia e Fabio, grazie della compagnia che ci siamo fatti e grazie per il coraggio che ci state dando. Quando Tania saprà quanto avete lottato per lei e quanto siete ancora disposti a combattere … si sentirà la figlia più fortunata e amata del mondo.
    Paola e Matteo

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  3. Come voi vi affidate al Padre e a Maria, così lei si affida a voi: la forza nei suoi occhi e la sua fiducia nel futuro gliel'avete data voi, per questo sono così sereni.

    Un caro saluto dai 4 (di cui 3 dormono già...)

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  4. Anche io vi seguo da lontano, non si osa chiedere a volte per pudore....ma questi occhi fanno davvero commuovere. Un abbraccio da Sara

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