giovedì 29 settembre 2011

Penultimo giorno

Giornata piovosa qui, oggi. Piovosa e fredda, e ci dicono che in Italia invece e' proprio caldo.
Pioggia significa anche che con Tania siamo obbligati a giocare nell'antibagno del suo gruppo, che prima consatava di una stanza con armadietti e panche per bambini, ora invece in una stanza con gli armadietti e basta. Quindi abbiamo: una stanza, i giochi che portiamo noi, e nella stanza di fianco un gruppo di bambini che giocano facendo un discreto casino. Quanto durera' la pupa quasi quattrenne?
Certo, il nostro fsacino e quello dei giochi non vanno sottovalutati, ma anche il richiamo degli amici... e appena osiamo affacciarci nella stanza del gruppo, subito ci viene resitutito il passaporto, che significa "grazie e arrivederci".
Comunque... non e' andata male e ci sono stati molti momenti belli. Intanto, essendo da soli abbiamo potuto parlare con Tania in pace, e provare a spiegarle che per l'ennesima volta andiamo via, ma torneremo. Cosa fanno a casa la mamma e il papa'? Lavorano, mangiano, dormono, pensano alla Tania, le comprano delle cose... cosa vuole la prossima volta che torniamo? Una kuka, una bambola, grande, ha detto la contessina. E sia.
Poi, tentativi di spiegazione su perche' vorremmo portarla a casa con noi ma non possiamo (lei per fortuna non ha certo capito cosa significhi venire a casa con noi, quindi da quel lato siamo un poco tranquilli) e discorsi sul fatto che le telefoneremo, a lei piace quando telefoniamo? Da.
Altra cosa che ci ha fatto molto felici (a parte vederla ballare, che e' uno spettacolo, ma sul serio, e ci ha fatto capire cosa ci trovino i genitori negli spettacoli dell'asilo, cosa che ci era sempre sfuggita): ho parlato con la direttrice, lei mi ha fatto di nuovo notare i miglioramenti che Tania sta facendo (io le ho detto che adesso parla tanto), mi ha mostrato la relazione che ha scritto per il nuovo istituto, in cui parla anche di noi (mi ha indicato il punto) e poi, quando le ho chiesto: "Ma per caso avete una foto di tania da piccola?", ha risposto: "Certo!".
Detto, fatto: eccole li', due fototessera identiche con la Tania cucciolissima, senza capelli, che ci fissa con la stessa espressione di ora quando e' seria. L'abbiamo fotografata, emozionati e consapevoli di quanto, se tutto andra' bene, potra' essere preziosa anche per lei.

Alla luce di tutto questo, diventa subito sorpassato lo sconforto che ci ha preso invece nel pomeriggio. Come e' gia' successo altre volte, a turno circa, io ho detto a Fabio che avrei avuto voglia della pillola blu. Quale pillola blu? Questa:
"È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più".
Il film lo lascio indovinare ai nostri fedeli lettori.
Insomma, a volte la vorremmo questa pillola blu, svegliarci e non ricordare piu' nulla di questi giorni tanto belli ma anche tanto pieni di dolore. Pero' non possiamo, per Tania soprattutto, perche' se lei oggi non e' piu' la bambina che andava solo in altalena forse un poco c'entriamo anche noi. Perche', fra l'altro, abbiamo gia' scelto la nostra pillola: e' quella rossa, con quello che portera' nel bene e nel male. 

1 commento:

  1. Matrix come il titolo del nuovo album dei Lavaluva, già introvabile.

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