Avevamo deciso di parlare a Tania della nostra partenza nel pomeriggio. Questa volta da soli, senza interpreti o tate. Pensavamo di farcela.
Però stamattina è stata una mattinata del tutto normale. I soliti giochi, qualche urletto di rabbia da parte sua (quando non facciamo quello che le pare), nessuna lacrima (da parte mia). Arrivano come al solito le 11 e mezza, lei ci dà un bacino e l'abbraccio, poi si avvicina agli altri bimbi. Qui il colpo di scena: si rivolge a Fabio, gli manda un bacio con la mano e sorridendo dice: "Tornate ancora!".
Io, che non sono sicura di aver capito bene, controllo il verbo sul dizionario... ma no, ha detto proprio così. Piccola... non è che tu capisci più di quel che pensiamo?
Il pomeriggio è arrivato in un attimo. Come due scemi, ci siamo dimenticati a casa la sua banana, quindi abbiamo sfoderato subito il "pezzo forte", un lecca-lecca di dimensioni inaudite che la piccola orca si è subito ficcata in bocca. E lì, sedati i suoi istinti predatori, abbiamo tirato fuori l'album delle foto, che lei ha subito riconosciuto dicendo: Tania, Tania!, anche se non lo vedeva da più di 3 settimane. Abbiamo guardato le foto e, quando siamo arrivati a quella della nostra casa, ho iniziato a spiegarle che la mamma e il papà il giorno dopo non sarebbero andati a trovarla, perché devono andare a casa, lavorare e così comprarle... caramelle, anelli, orecchini, braccialetti... Quindi domani non ci avrebbe visto, ma che saremmo tornati presto. Le ho detto che la mamma le vuole bene, e anche il papà, e lei? Da, ha risposto. Le ho detto che avremmo telefonato, poi alla fine ho ricominciato: Domani non ci saremo, ma torniamo ancora, ok? Lei ha ripetuto "Tornate ancora". Poi è andata a giocare.
Non sappiamo se abbia capito o abbia solo ripetuto le parole di questa mattina, però ci è sembrata attenta. Ci ha salutato come al solito, poi si è anche fatta alla finestra, salutandoci con un bel sorriso e con grandi gesti.
E' l'immagine che vogliamo portarci in Italia. Perché "Torneremo ancora", piccola Tania, perché per noi sei "nasha doch", nostra figlia.
Cari Giorgia e Fabio, scrivo anch'io dal condominio Paola&Matteo un commento al vostro ultimo post. Immagino che questi momenti siano appesantiti da una tristezza che riesco a intravedere nelle vostre parole. Siate forti e coraggiosi e pazienti come lo siete stati fino ad ora perchè la vostra bambina vi aspetta. Raccolgo l'eco della vostra speranza e vi abbraccio.
RispondiEliminaSangi
anche io spero vi facciate tanta forza anche se comprendo che in questi momenti è piuttosto difficile. Ma l'amore per la piccola Tania sicuramente vi farà tirare fuori tutta la grinta che c'è in voi.
RispondiEliminaE anche se probabilmente il tempo potrebbe sembrare lento vedrete che il fatidico 27 arriverà presto. E io abbracciandovi prego anche per voi, perchè dopo tanti ostacoli tutto possa andare per il meglio.
Monica
Un abbraccio forte forte.
RispondiEliminaLuca Gr.