giovedì 25 agosto 2011

Indipendence day

Oggi pomeriggio, tornando dall’istituto, ci siamo chiesti: Ma oggi, su cosa lo facciamo il post?
La giornata era andata bene, avevamo giocato tanto con Tania (che indossa entusiasta l’anello che c’era nel cofanetto che ci avete spedito, Elly e Nick), anche da soli perché nel pomeriggio i suoi amichetti non sono scesi, ma non era successo niente di notevole.
Fabio ha detto: Scriviamo sulla festa di oggi.
E io: bene, sarà un post di 2 righe. Oggi infatti è la festa per il ventennale dell’indipendenza ucraina dall’Unione Sovietica, ma un po’ questa è l’unica cosa che sappiamo della questione, un po’ che al momento, su due piedi, non è questa al momento sia la mia nazione preferita, insomma… non è che il tema si prestasse a dedicarci fiumi di inchiostro virtuale.
Beh… mi sbagliavo di grossissimo. Tornando a casa abbiamo deciso di passare dal parco, e lì abbiamo trovato… una festa esagerata! Fiumi di gente, un sacco di bambini, tutte le giostre accese, una stradina di bancarelle organizzate dai vari quartieri della città per ricordare l’indipendenza (con una marcata preferenza per i fiori finti… ma vabbeh…). Poi, la banda, un gruppo di donne che… ricordano le Allodole in trasferta (Monia, tu le puoi apprezzare meglio degli altri), un gruppo di scacchisti. Per una volta, c’era un po’ di vita, una bella atmosfera che ha un po’ contagiato anche noi. Abbiamo anche preso un palloncino per la piccola.
Ma l’avventura non è finita. Rientrando al nostro appartamento, ci ferma un tizio, alto, magro, con una giacca blu, l’aria un po’ spiritata. Colpo di scena… è chiaramente di qui, ma inizia a parlarci in italiano! Dice di chiamarsi Valerio, e fra vari: “Ma mi capite davvero?”, “Correggetemi se parlo male!”, “Aspettate un momento…”, ci spiega che in passato ha lavorato come traduttore per dei bergamaschi. Adesso dice di essere disoccupato, e ci tiene un bel po’ a parlare prima di chiederci se gli diamo qualche soldo che, giura, non userà per comprare da bere, perché lui non è alcolizzato.
Insomma, alla fine gli diamo qualche grivna, lui ci saluta abbracciandoci, a me fa il baciamano, e ci lascia andare. E dire che questa volta c’era anche Fabio, quindi non sono io la sola ad attrarre i matti!
PS vediamo con piacere che i lettori del nostro blog e di quello di Paola e Matteo si stanno “incrociando”… ottimo! Grazie mille a tutti per il supporto!
 











3 commenti:

  1. Innanzi tutto provo una grande invidia a vedere la giorgia con la felpa mentre noi staimo ancora crepando dal caldo e poi sono molto felice che abbiate trovato il modo di passare una giornata diversa dal solito e che questa sia stata una sorprendente ignezione di allegria.
    Qui ancora tutto fermo.
    Un abbraccio in Cristo.
    Anita, Emma, giulia e andrea.

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  2. Già, già...  proprio interessante la felpina di Giorgia!
    Qui stiamo colando quasi come fossimo ciccioli nel pentolone :( ieri il termometro della macchina segnava 39°C. Chi ne ha visti di più alzi la mano.
    Speriamo arrivi presto anche il vostro Independence Day, oramai state scalfendo anche la mitologia di Ulisse!
    Non vediamo l'ora di potere fare festa tutti insieme a voi, dunque tenete duro.
    Un veramente caldo saluto da Gepi&C.

    PS quali altri strani incontri vi riserverà Dnieprvshfjkoèweiybvf? Forse un cinese che ha studiato in Italia e vive in Ucraina e che insegue donne con palloncini gialli?   Mah...   occhio!

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  3. mai nulla accade per caso, tutto questo vostro soggiorno forzato nel paese di Tania, vi permettera' di avere ricordi da trasmettere a lei sul suo paese di origine.

    E' importantissimo per loro sentirvi raccontare, e se fra i ricordi ci sono avventure buffe sono sempre gradite....che   invidia che mi fai giorgia con la felpa.........

    annalisa

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