martedì 21 giugno 2011

Kiev: un primo assaggio

Ore 9 del mattino. Scrivo seduta al tavolino tondo in finto marmo del nostro appartamento. La giornata di ieri è andata bene: la compagnia low cost non è caduta, non ha ritardato, il nostro bagaglio non è stato smarrito.
Siamo stati ritirati in aeroporto da un omone pelato (forse di nome Roman), fornito di un cartello con su scritto VALENTINI. A vederlo per qualche minuto ho temuto che avesse abbattuto la nostra referente e si fosse sostituito a lei per sequestrarci; ma evidentemente la mia mente da romanziera stava galoppando troppo, perché è stato gentilissimo – parlava anche un po’ di italiano, comunque meglio di quanto noi parliamo russo. Durante il percorso ci ha anche telefonato, sul suo cellulare, la nostra referente, Nadia. In un italiano impeccabile ci ha avvertito che Roman ci avrebbe dato una scheda telefonica, su cui poi lei ci avrebbe chiamato, e che ci avrebbe portato all’appartamento. Appuntamento stamattina alle 10 per consegnarle il nostro certificato di matrimonio da tradurre, fare un breve giro nei dintorni e arrivare alle 12 al DAP.
L’appartamento è proprio in centrissimo (vicolo Mikhaylovskyy), a 2 minuti dalla Maydan Nezlezhosti, la piazza che Fabio ha riconosciuto per averla vista nel 2005 occupata dal palco degli Arancioni. Si trova in un vecchio palazzo ristrutturato, la cui parte meno accattivante è il gabbiotto della portineria ricoperto da vecchie assi di legno e i corridoi bui e dalla pavimentazione piuttosto soggettiva che portano agli appartamenti. Fabio dice che comunque “è grasso che cola” e penso che abbia abbastanza ragione.
Stiamo all’appartamento 13. E’ piccolo – 50 mq – ma appena ristrutturato. La cucina e il bagno sono “delle bambole”, ma c’è tutto, dall’asse da stiro al bollitore alla lavatrice. C’è anche un ricevitore satellitare che permette di vedere alcune TV italiane… insomma, è molto accogliente. A voler fare i pignoli ci sarebbe da discutere sui soprammobili kitsch (fra cui, sul finto caminetto, 2 cornici fatte di conchiglie e 2 Babbi Natale – 4 season, insomma), ma in realtà danno un tocco di personalità al tutto. Ci sono anche un paio di libri e riviste in italiano, ed è bello pensare alle coppie che sono già passate di qui per venire a prendere i loro bambini.
Ieri sera abbiamo anche fatto un piccolo giro nei dintorni. Mi piace la prima impressione che ho di un posto: mi è regolarmente capitato che in seguito fosse del tutto smentita. Poi, è bello ricordare come all’inizio tutto mi sembrava strano, e dopo invece diventa familiare. Comunque il centro è molto bello. Dal nostro balcone si vedono le cupole dorate della Chiesa di Santa Sofia e la via principale Vulytsia Khreshchatyk dovrebbe essere qui di fronte. Ci sono molti locali, negozi o anche uffici sotto il livello della strada, che prendono luce e aria da strani abbaini che sporgono dalla base degli edifici.
Fabio dice che l’odore è inconfondibile, che l’ha riconosciuto appena sceso dall’aereo. A me non è ancora familiare. Grazie alla conoscenza del cirillico non abbiamo problemi a leggere le insegne, che comunque sono in ucraino (che non è uguale al russo, ma qualcosa si deduce); invece, non mi sono ancora attentata a spiccicare una parola, a parte Buonasera e Grazie J. Abbiamo cenato in un caffè dall’aria internazionale, scelto perché doveva esserci l’accesso Wi-fi libero (purtroppo solo fino alle 18.00). Mentre mangiavamo a me è venuto un momento di nostalgia… e siamo solo all’inizio!
La notte è passata fra frequenti risvegli. Per essere in città, l’appartamento è silenzioso ma ho abbondantemente benedetto il figuro che a notte fonda ha sgasato come un pazzo nel parcheggio su cui danno le nostre finestre. Sveglia ore 8.00, pronti per la giornata chiave che ci aspetta.

6 commenti:

  1. sono calta! seguo passo passo! e vedete di non mandarmi in galera! ahaha ciao! vi saluta tanto la chiara!

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  2. ah! e salutami sevchenko se lo vedi! bè forse hai di meglio da fare....

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  3. OH FINALMENTE AVETE SCRITTO........,
    SONO CONTENTA CHE ANCHE  A LIVELLO DI ACCESSORI L'APPARTAMENTO TI PIACCIA ED IN PARTE RISOLVA  I TUOI DUBBI ORGANIZZATIVI...
    IN BOCCA AL LUPO PER TATIANA ( MI ISPIRA UN SACCO....)!!!!!
    ATTENDO FIDUCIOSA DI DIVENTARE MAMMA CON TE!!!

    CIAOOOO

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  4. Sono emozionatissima. Oggi avrò aperto il blog cinque volte per vedere se avevi scritto qualche novità. E alla faccia delle novità! Tatiana, tre anni e mezzo, le nostre figlie sono coetanee! Mi sento anche un po' scema, ogni volta che leggo e immagino e mi immedesimo, mi metto a piangere. Devo evitare di farlo in ufficio... Un grosso bacio e in bocca al lupo per questo incontro.
    Lara

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  5. Mi accodo a tutti gli altri nel dire che ho aperto il blog almeno una 10ina volte da quando siete partiti, e finalmente trovo news!!
    Sono felicissima per il vostro incontro di domani, Tatiana è un nome bellissimo, ma sarebe andato bene qualunque altro nome.
    Effettivamente non so loro cosa intendano per 'Piangolona', ma ci pensavo proprio ieri, a come deve sentirsi una piccolina che incontra due sconosciuti che la porteranno in un paese dove non conosce la lingua e lontano da tutto quelli che sono i suoi punti di riferimento.......direi che il minimo è che pianga!!
    Ma sono sicura che saprete conquistarla, vi ho visto all'opera con tanti bimbi e so che non potrà che volervi bene.
    In bocca al lupo per domani.
    Attendiamo al più presto nuove news.
    Un abbraccio.
    Chiarina e Gianni.

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  6. Ciao ciao ucrainina...
    E' una bimba...sembrerebbe che abbiano accontentato i vostri desideri.
    Andrà tutto bene, vedrai.
    "Piangolona"? Beh, come tutti i bambini, più o meno...
    Tienimi aggiornata.
    Mari

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