lunedì 4 febbraio 2013

Prime lacrime

Oggi ho fatto piangere Tania per la prima volta. Davvero mi ha sfilato la pazienza da sotto i piedi, alla fine sono sbottata togliendole di mano la calzamaglia con un gesto spiccio, lei si è spaventata ed è scoppiata a piangere. Io l'ho rassicurata, dicendole di stare tranquilla, e spiegandole che la mamma era arrabbiata e come mai. Che non succedeva niente, ma che arrabbiata lo ero. Dopo un po' l'ho abbracciata (non si è scostata come fa altre volte quando piange), si è messa tranquilla e, insomma, anche meno monella. Direi (e spero) di non aver fatto nessun danno, siccome poi, giocando con una bambola, la sgridava e poi le spiegava che la mamma era arrabbiata perché non mangiava; singolare, siccome la parola "arrabbiata" fino a ora l'aveva usata molto di rado per descrivere uno stato d'animo. Per il resto... eh, come ogni giorno ce n'è tanto. A partire dalla mattinata quando, mentre il papà faceva documenti, siamo state al parco in altalena, con altri bambini finalmente, che ha solo guardato, ma con grande interesse: chissà se si accorge che la "normalità" è il bambino con mamma/papà o entrambi, non l'istituto, come ha sempre pensato. Passando al bagnetto, dove, nella vasca, ha imparato a fare le bolle, va sotto con la testa e riemerge col fiatone... insomma, è pronta per la piscina e per il mare, dove non vediamo l'ora di portarla (estate... arriva!). E i giochi serali, che sono i più belli: stasera con la bambola Federica, che finalmente non mangia più "nel gruppo" come prima, ma fa quello che fa Tania: la pipì, si lava i denti e il sederino, si cambia tuta perché si è bagnata, poi dorme nel lettino, con Tania, ovvero con la mamma. Tesoro :-)

4 commenti:

  1. Che bello leggere di "banali" quotidianità! Non preoccuparti, non hai creato nessun danno. Come già ti hanno detto, le regole devono esserci e devono essere rispettate. Ho visto bambini che, sul filo de "Eh, povero bambino, chissà quante ne ha passate, lasciatelo fare quello che vuole", sono divenuti ingestibili e tiranni.
    Amare non vuol dire solo accettare.
    Cristina (sendy)

    P.S.: Questi ultimi documenti saranno ora una semplice formalità. Mi permetto peraltro di dirvi di controllare bene ogni dato e il nome della piccola (noi perdemmo due giorni per un errore dell'Ambasciata con il nome di M. mancava una h.).
    E ultima chicca (ma forse lo sapete già): quando sarete finalmente all'aeroporto, alla presentazione dei passaporti e dei documenti di adozione, vi ritireranno il tutto e "spariranno" per una quindicina di minuti, lasciandovi lì, senza spiegarvi nulla. Non allarmatevi, andranno solo a fotocopiarsi il tutto.

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  2. lasciatelo dire ... mi sembra che tra voi stia andando alla grande. Vedrai che a casa sarà tutto più facile ... non una passeggiata ... ma più facile. Comunque questi ultimi giorni di esilio forzato in campo neutro secondo me sono fondamentali. Tra le righe dei tuoi racconti a cui non so come farò a rinunciare, leggo la forza di un legame che sta crescendo giorno dopo giorno... arriverete a casa prontissimi a tutto.
    vi aspettiamo
    paolamatteoevladimir

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  3. A Portile, Radio Bugadera riferisce che probabilmente rientrerete sabato o domenica; se è così MI FA MOLTO PIACERE.

    Ciao, Massimo

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  4. Genitori in divenire...e quante volte ancora vi sfilerà la pazienza, e vi farà conoscere parti di voi che nemmeno immaginavate ! Questa è la famiglia, la mamma e il papà che che dirigono e i bimbi che "dovrebbero" eseguire ed è quando vorrebbero dirigere loro che lo schema salta: benvenuti nel club ! :)

    Mapu30

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