lunedì 25 febbraio 2013

E tu dove credi di andare?

Tania non l'ha detto solo perché non sa ancora dirlo, ma l'effetto è stato questo. La situazione: sera, dopo cena, lei è in camera a giocare col papà. Io dico: "Esco a buttare la differenziata, che c'è qualcosa nella plastica che fa una puzza pazzesca". Lei, sentendo il rumore della maniglia: "Dove vai mamma?" (Ti kudà?, domanda ripetuta circa 1000 volte al giorno, cambia il soggetto che va dal papà al cugino di secondo grado del vicino di casa). Io: "A buttare la spazzatura". Tania: "Arrivo!". Non arriva. "Vado!". "Vengo mamma!". Arriva, guarda la sporta con carta a plastica, poi mi dice: "Vai". Permesso accordato signore! Direi che l'effetto cozza di cui mi avevano parlato in parecchi ci sia tutto. Per me e per il papà, a seconda dei momenti e di chi c'è, ma cozza è. E che cozza sia, chiaramente, se è così che va l'attaccamento. Fra quello e le 6000 domande ripetute dal momento della sveglia a quello del sonno (le più gettonate: Dove vai/dove va/dove andiamo adesso? Di chi è? Chi è?, che usa quando si sente un qualsiasi rumore) arrivo al momento del rientro del papà un po' frastornata, forse saranno anche i cartoni di Rai yoyò? Io ieri sono andata a votare e sono rimasta stupita, non trovavo il facciotto di Peppa Pig, ma si può? Comunque... continua ad andare bene, direi. A parte il desiderio di rassicurazione che sta dietro a tutte le domande, e ci sta, in fondo non è che siamo in questa casa da un secolo, sono due settimane! Voglio dire, qualche dubbio che una volta usciamo e non torniamo ce l'avrei anche io, nei suoi panni. Dicevo, a parte questo mi sembra serena, pronta ad accettare le nostre proposte di andare a trovare qualcuno o a cena dal cuginetto... stiamo dosando incontri e momenti di gruppo, ma durante quelli che abbiamo fatto ci è sembrata proprio contenta, e dopo non era schizzata. Con la lingua va benino, capisce un sacco di cose, poi risponde in russo mettendo qualche parola di italiano, che non si capisce come mai riesca a ricordarsi "tacchino" e non "cane", che gliela ripeto ogni volta che sentiamo abbaiare, ma va beh. Sabato siamo stati in piscina per la seconda volta e, complice la muta che fa galleggiare - me l'avevi detto Dani, sembrava un tappo di sughero! Inaffondabile! - e gli occhialini si è lanciata, sempre sott'acqua a salutare qualcuno o lanciata a braccia tese verso la maestra. Venerdì in un centro giochi con i gonfiabili, e anche lì è stato un piacere vederla provarli tutti ridendo a crepapelle. Sale e scende dalla macchina, si siede sul suo seggiolino, riconosce posti e strade come se non avesse fatto altro nella vita. Pedala sulla sua bici facendo le curve su una sola delle due ruotine, a tavola non tace un secondo. Ci strema ma ci fa ridere, da matti.

1 commento:

  1. Già, ne so una più del diavolo :-D
    E te ne dico un'altra, pronta a scommetterci.
    Tra un mese, fate uno dei soliti giri, e chiedile: ma ci sai tornare a casa, da qui?
    Ti sorprenderà. Perchè chiacchierano a manetta, cantano, paiono distratti, ma su "CASA" mettono subito una bella X, e manco fossero un GPS ogni volta che escono cercano di non perdere l'orientamento. Potrà perdere la via di scuola, ma vedrai che - se siete "bravi" e non v'è dubbio che lo siate - la strada di casa non la perde. Mai....

    Almeno fino a quando è bambina. Sul dopo, lo sai, non v'è alcuna certezza, entrano in ballo robe che farci i conti adesso non avrebbe senso.

    Dai che andate alla grandissima.
    Che bello... una cozza bionda... chi l'avrebbe mai detto hahahaha!!!

    adomamma (oggi non va il log-in...)

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