sabato 9 febbraio 2013

Doma... a casa

Siamo a casa. Lo scriviamo con un sospiro, quasi non ci crediamo ancora. Il frigo fa il solito casino infernale, la Rai non è ancora tornata sulla nostra TV e di là in cameretta una piccola bionda dorme con un mappamondo e una lucina Ikea accesi. Il viaggio è andato al di là di ogni rosea previsione. Tania si è alzata alle 4 allegra come un fringuello, è salita sul furgone di Roman senza un sospiro, ha avuto un secondo, ma un secondo, di dubbio davanti all'aeroporto, ma quando Fabio le ha detto che era come il negozio, si è subito tranquillizzata, guardandosi attorno con aria navigata. Le attese per fortuna sono state brevi: grazie a Sendy, eravamo anche avvertiti del fatto che sarebbero scomparsi con i nostri documenti, ala dogana, e non ci siamo spaventati, e alle 6.10 eravamo già seduti ai nostri posti, in aereo. Anche l'impatto visivo col velivolo, che temevamo, non ha scosso la cosacca, nemmeno intimidita, poi, dal decollo. Dopo essere stata un po' seduta, si è alzata e ha cominciato a girellare nel corridoio, e ancora un poco dopo ha iniziato a osservare che insomma, l'aereo è bello, ma ci era già stata tanto tempo e iniziava anche un po' a rompersi le scatole. Il tutto detto come osservazione, eh, da esperta globe-trotter. Atterrati a Treviso, e baciato il suolo natio, ci siamo messi in fila per il controllo passaporti, e un poliziotto ci ha preso passaporti e visto, per fare delle fotocopie; recuperate le valigie, Fabio l'ha raggiunto, lasciando me e Tania da sole. Col problema però che lei ha visto, al di là della porta, il nonno, e da allora ogni occasione era buona per provare a correre fuori, oltre le porte scorrevoli. Alla fine ce l'abbiamo fatta, a uscire, e lei è corsa a braccia aperte verso mio padre, provocandogli probabilmente un arresto cardiaco. Il viaggio in macchina è stato facile, con lei tutta contenta che il papà sapesse guidare (credo avesse qualche dubbio), ma il clou è stato quando siamo arrivati a casa. Le abbiamo detto: siamo vicini, vicinissimi... eccola! La casa gialla addobbata, per l'occasione, con tanti palloncini. E' stato quasi impossibile trattenerla, mentre il cancello si apriva: urlava "La mia casa, la mia casa!" e, appena messa a terra, si è fiondata verso i parenti in attesa (solo quelli stretti, quindi pochi), dirigendosi verso Luca (il nostro nipotino) e stringendolo in un abbraccio calorosissimo. E' poi passata alla nonna, ai nonni, agli zii... sorridente e felice, mentre tutti piangevano. Davvero, se fosse stato un film, avremmo detto che era irrealistico, troppo perfetto! Salutati tutti, ha espresso il desiderio di vedere la sua camera. Ricordando l'entusiasmo di Vladimir in proposito, ci siamo affrettati a portarla, notando che non solo il giardino, ma tutta la casa era stata addobbata con festoni e palloncini. Inutile dire che anche la cameretta, già vista più volte in foto e in video, ha suscitato una gioia quasi incontenibile, che neanche rimasti soli è scemata. Il pranzo, a base di tortellini, è andato bene, ma la piccola era stanchissima (comprensibilmente), e dopo poco è stata messa a letto, nel letto nuovo (ancora entusiasmo a manetta). Il resto della giornata è trascorso, così, ad abituarsi lei alla nuova casa, noi ad averla qui. E' tornato Luca a giocare - si intendono bene, anche senza capirsi. La nonna e la zia la cullavano con gli occhi, mentre giocava tranquilla a fianco del cuginetto. Adesso dorme, come ho scritto all'inizio. Noi finiamo di disfare le valigie e... ci diamo pizzicotti, per capire se è tutto vero.

6 commenti:

  1. E' tutto meravigliosamente vero.
    Finalmente.
    Bentornati a casa!

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  2. I nostri migliori auguri, cari Tania, Giorgia e Fabio.
    L'avventura continua, ma a casa vostra, nido confortevole, porto sicuro, in cui voi tre saprete affondare robuste radici di nuova famiglia.
    A voi il nostro ARRIVEDERCI, e allora sarà ancora festa!

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  3. I miei migliori auguri e bentornati a casa,un saluto caloroso a Tania,da Roberto.R, ci vediamo al più presto al lavoro.

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  4. Non vi ricorderete certo di me, abbiamo scambiato quattro parole alla festa di condominio di Paola, matteo e Vladimir, da allora ho continuato a seguirvi sul blog. Il vostro è stato un lunghissimo estenuante viaggio, ma eccovi finalmente in porto, alla meta per cui con tutte le forze vi siete battuti. Infiniti auguri alla vostra nuova famiglia, e grazie per la lezione di coraggio, tenacia e amore.
    Altro compagno di viaggio.

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  5. Che gioia immensa dopo tanta strada percorsa, oggi si puo' proprio dire che la vostra storia ha avuto un lieto fine e il prossimo anno speriamo di reincontrarci tutti insieme ai ns figli alla festa SOS.. e magari di passare il testimone a qualcun altro, ma speriamo non serva !

    Tanti auguri e grazie per il vostro coraggio.

    Mapu30

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  6. BENVENUTI A CASA RAGAZZI!!!

    LA PIZZA A KIEV E' STATA BELLISSIMA, MA è QUI IN ITALIA CHE ABBIAMO VOGLIA DI OFFRIRVELA!!

    SPERIAMO DI VEDERVI PRESTO,
    CARLA, GRAZIANO E OLEG

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