mercoledì 13 giugno 2012

Epifanie

Altra giornata soleggiata, sia fuori che nei nostri cuori, qui a Dnipropetrovsk.
Mattinata di giochi in giardino, sia noi 3 che con gli altri bambini (e ragazzi, siccome abbiamo capito che ricoverati lì ci sono ragazzi fino ai 18 anni). Tania ci è corsa incontro, subito si è un po' rannuvolata, non so come mai, ma poi si è sciolta e ci siamo divertiti insieme agli altri con il girotondo.
Pomeriggio più agitato... se non altro perché non possiamo uscire e i corridoi alla lunga stanno un po' stretti. Ho verificato che in effetti i bambini non hanno giochi... passano il pomeriggio in una sala con la tv, facendo un gran chiasso; oggi invece stavano giocando con i pentolini che avevamo lasciato a Tania, che però appena siamo arrivati ha detto di volere i suoi "igruschi" (giocattoli) e ha requisito tutto. Mi è dispiaciuto per i bambini (lasceremo lì tutto, comunque), ma mi sono stupita perché è una delle prime volte che la piccola dimostra un senso di possesso così pronunciato. Quasi incredibile, visto che lo scorso anno i bimbi le potevano togliere di mano quasi tutto, senza che battesse ciglio o quasi.
Ha comunque un grande amore... la bottiglietta piccola da cui si beve tipo biberon. Ce l'ha sempre in bocca, oggi ne avevamo riempito uno di succo (almeno si becca qualche vitamina) e l'ha prosciugato. Poi fa pipì ogni 10 minuti, ma comunque :-)
Il momento più dolce, oltre a quando per scendere le scale mi chiede di prenderla in braccio (oggi un'infermiera le ha detto di andare giù da sola... cattiva!), è stato verso le 5. Lei era seduta in corridoio, su una panchina, e io e Fabio abbiamo cominciato con le solite canzoni mimate. Abbiamo chiesto se voleva farle anche lei, ma ha detto di no... Sembrava davanti alla TV, appena finivamo diceva Ancora! Ancora... veri cartoni animati in pelle e ossa.
Insomma, a un certo punto smettiamo, e lei ci guarda e dice: Maià mama i maià papa, ovvero: "La mia mamma e il mio papà". Nessuno gliel'aveva chiesto, deve essere stata proprio una sua personale illuminazione...Sì, questi due (scemi?) sono la mia mamma e il mio papà. Noi abbiamo risposto: Sì, siamo la tua mamma e il tuo papà, e tu sei la nostra bambina.
Bellissimo, davvero. Bellissimo.

1 commento:

  1. Alessandra con Anna e Riccardo13 giugno 2012 alle ore 21:03

    Ragazzi...non posso che immaginare un lieto fine a questa storia che continua ad avere dell'incredibile. E bravi davvero a renderne partecipi in modo così poetico tutti noi! A presto, nel condominio (reale) di Paola, Matteo e Vladimir!

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