sabato 16 giugno 2012

Energhietica

E' questa l'ultima definizione data da un'infermiera della piccola, mentre la seguivamo su e giù per le scale. Abbiamo pensato: Niente male, l'anno scorso la definizione più in voga era "isterica", facciamo passi avanti :-)
Bella giornata anche oggi in ospedale. Mattinata passata dentro, siccome il tempo era incerto; il corridoio inizia a starci un po' stretto, sia a lei che a noi, ma fra qualche dolcetto, i tegamini, il succo, l'ipod e i palloncini, il tempo passa lo stesso. Pomeriggio buffissimo: la piccola si è impossessata del mio telefono e ha cominciato a giocarci. A Fabio è venuta l'idea di provare a chiamare la nonna Giuseppina, che però non era in casa, e poi allora il nonno Luciano. Tania era entusiasta di parlare al telefono col "dieduska": ha acchiappato il telefono e si è messa a parlare a macchinetta: un po' ha ripetuto i saluti che le dicevo in italiano, un po' si è messa a dire: Qui ci sono tanti bimbi, ma tu nonno lavori? E io: Sì, lavora con le macchine. E lei, con tono mondano: Ahhh, con le macchine... Tutto ciò girando su e giù per la scala. A un certo punto è caduta la linea, ma poi il nonno ha richiamato, siccome anche la nonna Nadia voleva sentire la voce della piccola. Lei, felicissima: la babuska! Anche lì ha iniziato a parlare e a girare, sarebbe andata avanti ore. E potremo sperimentarlo... forse siamo riusciti ad ottenere un numero a cui chiamarla in ospedale. Vedremo, ma penso che saranno telefonate diverse da quando non diceva una parola e aspettava che la intrattenessimo.
Le 17.30 sono arrivate in un lampo. Le abbiamo spiegato che domani non torneremo, perché dobbiamo tornare a casa, dalikò dalikò (lontano lontano), in aereo, ma le telefoneremo e torneremo presto. Lei era tranquilla, ma penso che domani chiederà parecchio di noi. Penso proprio che succederà.
E adesso, lascio la voce a Fabio, che ha accettato di mettere la sua chiosa alla chiusura di questa fantastica settimana.

Quando siamo partiti sapevamo che questo soggiorno sarebbe stata una tappa importante del nostro cammino famigliare e così è stato.
Nelle nostre preghiere avevamo sempre chiesto di dare tutta la forza possibile alla nostra piccola e di lasciarci il carico pesante sulle nostre spalle e forse siamo stati ascoltati.
L'emozione di rivederla dopo quattro mesi è ancora indescrivibile, lei che forse si è chiesta dove eravamo finiti ma ha preferito non soffermarsi troppo sulla cosa perchè " meglio goderseli finché ci sono"!
Siamo una famiglia anomala perchè stiamo sperimentando il distacco da troppo tempo ma siamo una famiglia, la felicità che oggi abbiamo visto negli occhi di Tania quando le abbiamo detto che avremmo chiamato i nonni ne è la conferma.
Ci eravamo detti che avremmo cercato di venire in Ucraina a prendere una boccata di ossigeno per continuare a correre verso il traguardo , adesso vogliamo goderci questa "vittoria di tappa" ma il viaggio è ancora molto lungo e ormai l'esperienza ci impone di vedere ostacoli nascosti dietro ogni curva quindi non ci montiamo la testa ma continuiamo la nostra gara

2 commenti:

  1. Come commentare un post così senza essere banali?
    E' molto difficile....
    Che dire, se non che vi vogliamo bene e non vediamo l'ora di vedervi tutti e tre insieme qui a Portile, per allargare ulteriormente la famiglia.
    Un abbraccio forte zia Chiara, zio Mauro e il cuginetto Luca

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  2. Vi seguo sempre ed ogni volta, dopo aver letto, mi accorgo di aver trattenuto il fiato in attesa di una notizia, seppur lieve, che indichi un avvicinamento al traguardo.
    Dirvi "in bocca al lupo" suona banale, ma non ci sono altre parole per esprimervi tutta la mia solidarietà in questo lunghissimo percorso o per augurarvi che giunga felicemente a termine.
    Cristina (mamma di M. adottato a Dniprodzerzhynsk)(ex piccologirasole.splinder.com)

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