mercoledì 30 novembre 2011

Nun me piace

Oggi siamo riusciti a fare chiarezza su alcuni comportamenti di Tania che ci erano nuovi. La soluzione è tutto sommato semplice, anche se non ci eravamo arrivati subito, siccome prima non era così: odia andare in giardino. Specialmente al pomeriggio, quando è buio. Diventa tesa solo a parlarne, poi quando è lì - perché chiaro che DEVE andarci, siccome ci va il gruppo - è agitata, si dondola, piange per un nonnulla, non vuole essere toccata. Insomma, ha paura. Appena torna dentro è un'altra bambina. Così, le tate possono evitarci sguardi truci: non è che la piccola non ci vuole, è che la situazione la mette in difficoltà e lei la gestisce come può, arrabbiandosi con tutti, se necessario.
La cosa peggiore è che non possiamo farci nulla: non c'è verso che Tania non segua il suo gruppo, quindi non c'è altro da fare che sperare, ardentemente, che si abitui, che le passi la paura. In fondo è qui da così poco...
La situazione dunque non è facile. Dobbiamo barcamenarci con il personale che ci tiene d'occhio e valuta ogni movimento della piccola con noi, nello stesso tempo cercando di essere rilassati e tranquilli, che se no è un inferno. Per fortuna Tania collabora. Ecco alcuni dei suoi numeri di oggi.
ADORA andare in bagno, una stanza che nell'altro istituto non c'era. In bagno ci sono i water, in cui fare pipì circa 1000 volte, tirando ovviamente sempre lo sciacquone. Ci sono i lavandini, in cui aprire con precisione millimetrica il rubinetto per lavarsi le mani. Ma soprattutto c'è lei, la "musar", ovvero il bidone dell'immondizia. Tania è sempre alla ricerca di qualcosa da buttare nella musar: basta lasciare un sacchettino incustodito che lei lo prende e si precipita a chiederci: Musar? Se la risposta è sì, si fionda come una saetta verso il bagno, si fa accendere la luce dalla mama (altra cosa bella), poi apre con religiosa attenzione il bidone e vi ripone con cura il sacchetto. Fabio ipotizzava di portarle, domani, una sporta di carte da buttar via :-)
Continuano a piacerle i gioielli, e infatti appena arriviamo vuole essere agghindata come una regina parecchio pop. Tende le orecchie per gli orecchini con una grazia che fa morire.
Le piace giocare con le tazzine. Le prepara per noi e per le bambole e serve il tè a tutti, bofonchiando fra sé e sé frasi che non capiamo.
Adora fare le punture, non solo a Ciccio, ma anche a noi. Nel pomeriggio ci hanno lavorato in due, su quel bambolotto. Uno gli calava la tutina a poi chiamava: "Tania! Tienilo stretto!". Lei lo prendeva per le gambe, inchiodandolo al suolo con presa ferrea. Una volta sono stata chiamata anch'io, a tenergli le mani. Prima che ce ne andassimo, Ciccio stava telefonando al Telefono azzurro delle bambole, per segnalare gli abusi subiti.
Oggi fra l'altro c'è stata una scena bellissima. In giardino, Tania dice che ha la cacca (una scusa per andar su, secondo noi). La tata ci dice di andare, ma anche che la porta è chiusa... Noi ci aspettiamo che arrivi ad aprirla, invece ci corre dietro un bambinetto seienne che, senza fare una piega, si toglie la giacca, estrae la chiave da un armadio, ci apre la porta, si arrampica sull'armadio per accendere la luce, poi porta Tania in bagno e, quando ha finito, controlla pure il contenuto del water (solo pipì... mica vero che aveva la cacca, la furbetta!), per riferire alla tata. Assistente modello!
Un ricordo anche per i piccoli amici di Tania: non abbiamo ancora imparato tutti i nomi ma un folletto di 5-6 anni, Vitali, ci è entrato nel cuore. Piccolo, magrino, con gli occhi chiari semichiusi (a volte porta gli occhiali). Un grillino che verrebbe voglia di mettere in valigia insieme alla Taniusha.
PS festeggiamo la prossima partenza di Paola e Matteo. Noi rientriamo sabato, loro partono domenica. Con l'augurio che giustizia sia fatta, finalmente.

2 commenti:

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  2. Ciao! Nella mia esperienza consiglio anche l'utilizzo di cerotti su Cicciobello: alcuni pupazzi di casa nostra ne hanno qualcuno e suscitano sempre una certa simpatia alla mia prole, soprattutto quelli colorati per bimbi.
    La passione per la musar è un'ottima cosa, magari vuol dire che è ordinata: ce ne fossero di bimbe così!
    Su googlemaps c'è una foto del vostro albergo Аврора sotto una nevicata (ma questo forse lo sapevate già): vi controlliamo! ;)

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