giovedì 1 dicembre 2011

Ultimo giorno

Oggi ci aspettano le ultime 2 ore con la piccola. Dopo di che, andiamo in stazione ad aspettare il treno che, in prima lussuosissima classe, ci porterà a Kiev per le 5 e mezza di domani mattina.
La mattinata è stata strepitosa, a dir poco. Tania ci è corsa incontro ed era molto allegra, addirittura galvanizzata dalla quantità di musar che abbiamo prodotto oggi, siccome il gioco nuovo erano i cerotti (grazie, BigAlle!) da mettere alla bambola e a noi. Lo sappiamo tutti quanta musar producano i cerotti, specialmente se si va a gettare una cartina per volta.
L'abbiamo vista bene anche nel gruppo, inizia a interagire (interagire... dà anche delle belle botte, ed è la più piccola) con gli altri bambini, fa ginnastica, i lavoretti... Insomma, salutarla sarà difficile come al solito (anche se io ho pianto in sua presenza solo la prima volta, e ne sono abbastanza fiera), ma ci sembra che sia in buone mani. Stamattina è anche scesa serenamente in giardino, abbiamo fatto qualche girotondo con gli altri bambini, e l'abbiamo convinta a fare lo scivolo (dall'altro istituto, non c'era più voluta andare). Vedremo stasera, al limite solo per oggi supplicheremo la tata di farci salire, con la scusa che è l'ultimo giorno. E poi... samaliot, mama y papa damoi, daliekò daliekò, budut prichaditie iesciò (aereo, la mamma e il papà vanno a casa, lontano lontano, torneranno ancora)
Ieri abbiamo parlato con la direttrice, che ci ha chiesto quando torneremo: febbraio sembra una buona data sia a lei che a noi. Altri due mesi di apnea, ma se ce l'abbiamo fatta una volta, ce la faremo ancora.

1 commento:

  1. Ragazzi, avanti così, adagio ma con determinazione. Voi siete grandi, la cucciola un portento: i due mesi voleranno. Quanto al testimone nel bagno delle donne all'aeroporto di Venezia, io vado a recuperarlo, ma a condizione che sia Fabio a piazzarlo.

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