martedì 14 febbraio 2012

San Valentino

Non siamo dei grandi fan di San Valentino, quindi abbiamo osservato in maniera distaccata i preparativi nei ristoranti che frequentiamo, fra musica dal vivo e petali di rosa, palloncini a forma di cuore e chi più ne ha (di kitch) più ne metta.
Quindi, abbiamo passato una mattinata tranquilla con Tania, fra i soliti giochi e una passeggiata in gruppo nella neve. Siamo stati molto stupiti invece nell'apprendere, nel pomeriggio, che era in programma una festa in istituto, uno spettacolo a cui avrebbero partecipato tutti i bambini.
Ci siamo recati quindi nella sala degli spettacoli, addobbata con cuori ecc. (niente da dire, comunque, l'istituto è molto bello, ben tenuto, con tanti spazi e tante strutture), dove tutti i bambini erano già in attesa.
L'atmosfera a dire il vero non è tanto giovata a Tania, che era nervosa e agitata e non ha assolutamente voluto venirci in braccio, piagnucolando ogni tanto. Quando ha provato ad andare a ballare (era irresistibile e abbiamo finalmente capito come mai i genitori si sorbiscono con gioia tutti gli spettacolini dei figli) si è pure beccata un dito in un occhio, povera...
Per il resto però è stato bello, con canzoni, giochi, balli, il messaggio che dobbiamo tutti essere amici e volerci bene. Quanti bambini; vederli tutti insieme fa un impressione stranissima. Poi, alla fine, la conduttrice ha detto che ogni bambino doveva dare il cuoricino che aveva al collo a una persona a cui voleva bene.
Tania è venuta da me - mandata da una tata, ma considerando tutti i niet che aveva detto fino a quel momento non era scontato - ma soprattutto si è fatto strada nella calca Vitali, un bambino che era nel suo gruppo, che si è avvicinato tutto timido e mi ha porto il suo cuoricino. Io gli ho dato un bacio sulla guancia, commossa.
Passata la festa, anche la piccola si è calmata, tanto è vero che alle 18 non era pronta a salutarci, fosse stato per lei. Al pomeriggio è sempre un po' storta, sarà la sveglia dal pisolino? Chissà...
E ancora nessuna notizia degli esami che ha fatto stamattina. Forse, domani.
E uffi, ancora salita.

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