lunedì 13 febbraio 2012

Primo tempo da capolista, secondo tempo in difesa

Il titolo di matrice calcistica (ovviamente non farina del mio sacco...) riassume benissimo la giornata, anzi le 4 ore abbondanti, con la piccola.
Mattina spettacolare: in palestra da soli, a giocare con Zhu Zhu ma a fare anche tante nuove attività: le capriole (avanti e indietro... quella indietro aiutata, se no la iscriverei subito a ginnastica artistica), salti sulla palla e sulla renna verde gonfiabile, vari giochi con palle e palline, una piccola parentesi artistica nell'aula di arte, vicina alla palestra stessa. Tania era proprio in forma, allegra, piena di vita e di entusiasmo, neanche lontanamente la bambina passiva che abbiamo conosciuto a giugno. Anzi, abbiamo anche qualche video che testimonia che... fa proprio la scemetta, quando vuole :-)
Ah, una cosa che mi ha colpito: è andata dalla maestra di arte dicendo: "Guarda che belli i miei olecchini!". Tutto in russo ovviamente, a parte l'ultima parola, rigorosamente in italiano. Era la prima volta che la sentivo usarla in una frase. E poi: siamo stati ribattezzati, non so per quale motivo. Se le chiedi come mi chiamo io, dice Giorgia Papu, mentre il papà è Fabio Zavut (zavut in russo è "chiamarsi"). Faremo domanda in anagrafe al più presto!
La mattinata si è conclusa con l'incontro con la direttrice. Una parte è stata positiva, e anche abbastanza prevedibile: ha detto che farà di tutto per scoraggiare eventuali genitori ucraini che volessero adottare Tania, dicendo che ha tanti problemi e malattie e che comunque c'è una coppia italiana che la frequenta e lei chiama mamma e papà. Ha anche detto però che non sarà possibile opporsi, in caso qualcuno si intestardisca. Lo sapevamo. L'altra notizia invece ci ha lasciati più sorpresi (e preoccupati): domani la piccola dovrà fare dei controlli medici. Speriamo che sia tutto ok...

La seconda parte della giornata è stata meno fantabrillante: ci hanno tolti dalla palestra e portati in una stanza diversa. Che alla bionda NON piaceva. No no. All'inizio era solo tesa, poi il karma si è incrinato e in seguito frantumato totalmente. Abbiamo provato a consolarla, ma poi è arrivata una tata che l'ha presa in braccio poi, siccome non smetteva, l'ha riportata nel gruppo. L'abbiamo seguita, ma... Tania ci ha tenuto un muso chilomentrico per almeno 30 minuti. Oh, roba da piangere se solo la guardavamo, non volerci neanche dipinti, e quando le ho chiesto dov'era la musar (spazzatura) per buttare una cartina (sapendo quando le piaccia andarci) mi ha detto secca: E' là (indicando il bagno). Certo, non perdeva di vista il papà che giocava con un'altra bambina: faceva finta di giocare, ma di sottecchi...
Comunque... piano piano è sbollita, ma ormai eravamo lì nel gruppo e giocare è stato complicato, siccome c'erano gli altri bambini che sono poco gestibili. Era di nuovo tutta mama-papa giochiamo insieme, venite a vedere che bello, mi smollate delle caramelle? E così via.
Arriviamo a sera bolliti. Un po' in ansia per domani. E un po' increduli che possa essere malata, sembra così vivace...

Nessun commento:

Posta un commento