venerdì 10 agosto 2012

Pajiviom uvidim, davvero

Pensandoci oggi, questo dovrebbe essere davvero il nostro motto, per il nostro cammino adottivo in generale. Chi vivrà, vedrà.
E ci pensiamo perché oggi, giornata intensa e divertente insieme alla piccola, ci siamo resi conto che parecchie delle paure che avevamo lo scorso anno, in relazione a lei, adesso sono un lontano ricordo.
Eravamo preoccupati perché era "isterica": a oggi, non ha ancora emesso una lacrima (oh, domani poi magari ci attacca una tigna che ciao :-) ).
Perché voleva sempre stare "col gruppo" (affermazione tipica: Ia caciù grupu, voglio il gruppo dei bambini...), ci domandavamo come avremmo fatta a schiodarla dagli amici: adesso non lo dice, e sta con noi senza alcuna remora.
Perché a 4 anni avrebbe dovuto essere trasferita: non sarà stato facile, ma la piccola ce l'ha fatta alla grande.
Per il ricovero all'ospedale: ma anche qui alla fine tutto bene... a parte i 4 mesi di silenzio, durissimi, ma poi abbiamo trovato davvero una bella atmosfera.
Perché non partecipava ai giochi: adesso partecipa che è un piacere.
Insomma, non vogliamo certo dire che è stata ed è tutta una passeggiata, ma credo che ricordare queste cose potrebbe essere positivo, in futuro, una specie di filtro per le altre preoccupazioni che ci sono e verranno.
La prima, la più presente, è sempre sulla conclusione di questa storia. Non ci sono certezze, vedremo a novembre. Certo che, a conoscerla meglio, il desiderio di portarla a casa è sempre più forte e, come dice Fabio, siamo sempre più convinti di aver fatto bene a "puntare tutto sulla bionda". Sperando che non vinca il banco.

PS foto di oggi. Fabio con l'ipod e... un gruppo di spettatrici parecchio interessate (si spintonavano a manetta!)

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