sabato 14 gennaio 2012

Se telefonando

In effetti ci stavamo un po' rilassando... Dopo il 26 dicembre, avevamo sentito la cucciola e il suo Mama! urlato a squarciagola nella cornetta già due volte, e ieri eravamo pronti a tornare alla normalità, chiamando non l'istituto (cosa che implica che Tania sia prelevata dal gruppo e portata al telefono) ma Vika, la maestra, che doveva essere tornata al lavoro dopo un mese fra malattia e vacanze.
Prime 3 chiamate: non risponde. E già il sistema che permette di chiamare durante la settimana - ovvero: Jo con cellulare in vivavoce, telefono attaccato alla cornetta, all'altro lato del quale c'e Fabio, anche lui in vivavoce e con l'iPod per registrare - iniziava a dar segni di stanchezza. Alla fine, risponde: ma non può passarmi la piccola, mi dice qualcosa che non capisco, poi mi pare di cogliere che dobbiamo richiamare alle 15.
Non siamo convinti, pero', e Fabio ha un'idea. Da qualche giorno e' in fabbrica da lui Mikail, ucraino, potremmo fargli sentire la registrazione. Lui, gentilissimo, prende la cosa sul serio e, munito di blocco appunti, decifra la chiamata. Il responso: Vika non e' nel gruppo di Tania, sarà di nuovo con lei il 18. Il 18???? Uffa...
Ma Mikail a questo punto ha preso la situazione a cuore, e insieme a Fabio decidono di chiamare ancora la maestra x avere chiarimenti. Che, come al solito, sono imprevisti: in istituto e' in corso un controllo statale, una cosa comune, e tutto viene controllato, dalle cucine ai documenti. Vika quindi non può muoversi dal suo gruppo, sarebbe rischioso a causa dei controlli, che termineranno, appunto, il 18.
Ma Mikail non si perde d'animo: seconda chiamata all'istituto. Risponde una segretaria che spiega che Tania in quel momento e' a letto, ma se richiamano dopo 30 minuti darà a Mikail il cellulare di una tata che e' ora nel gruppo.
Passano 35 minuti e... Alla richiamata, la signora non c'e' più! La sostituta ha già un'altra idea... Possiamo chiamare li' alle 15.
A quel punto siamo stremati, letteralmente.
Ma alle 15 siamo li' - io a casa, Fabio in ufficio, collegati - e pronti a sentire la voce argentina di Tania. Decido di esagerare e prima di chiedere di parlare con lei avverto che stiamo x mandare un pacco con arance, mandarini... Avrà capito la tata? Mah...
Poi, arriva la piccola: carica come al solito, mi saluta, poi sento la tata che le dice di chiedere... How are you! Ma no! Lasciamo stare l'inglese... L'oscar alla buona volontà comunque, anche di Tania che dopo un po' si produce in un Auaiu poco convinto :-)
Novità... Chiede dov'è il papà, per la prima volta... Devo dirle che e' a lavorare, e che le vuole bene.
Soliti saluti, tanto amore via cornetta... E poi via, Paka' paka', alla prossima telefonata. Domani spediamo il pacco, fra un mesetto la dovremmo rivedere.

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