lunedì 22 luglio 2013

Romagna mia

Se la conoscesse, Tania potrebbe facilmente intonare questa canzone... perché devo ammettere che l'ambiente della riviera romagnola le calza proprio a pennello. Al grido di "più baracca c'è, meglio è" è partita alla conquista del paese che ci ha ospitati, partendo dal piccolo microcosmo dell'albergo, passando per la spiaggia, arrivando al paese tutto. Sì, perché non c'è quasi nulla che sfugga al suo occhio attento e, men che meno, alle sue domande. Che rivolge a tutto quello che risveglia la sua curiosità, ovviamente in barba a qualsiasi regola dell'educazione - che, in base alla sua beata gioventù, le viene risparmiata. Via libera quindi alla sua vocina inquisitoria, che è capace di far risuonare in maniera cristallina frasi come queste: "Perché lui ha peli lunghi sotto ascelle?" - al signore italo-tedesco nel tavolo a fianco al nostro. "Tu hai brufolini?"- all'adolescente acneico seduto su una panchina. "Dove fa male gamba?"- alla signora in sedia a rotelle incrociata per strada. E questa è solo una selezione delle migliori, perché la piccola, che la sera partiva a passo di marcia lungo il lungomare, attacca bottone a tutti, o quasi. Saluta con calore una selezione di persone che non conosce, criterio della selezione noto solo a lei ovviamente. Si infila entusiasta ovunque senta della musica o veda un crocchio di persone, poi segue in muta adorazione lo spettacolo di liscio, il cabaret o il ballo di gruppo - a cui in realtà non resiste, e vuole partecipare dopo pochissimo. In albergo, una pensione piccola a dire il vero, conoscevano tutti il suo nome: io devo ammettere che non so se la considerassero molto simpatica o molto molesta :-) In spiaggia quasi, anche se a dire il vero il trittico mare-sabbia-giochi la distraeva leggermente dalle sue attività investigative. Il primo tuffo in mare è stato travolgente e immediato: un momento era di fianco a me, il momento dopo era in acqua, con la testa sotto. Poi ha capito che bere l'acqua della piscina si affronta anche, quella del mare no, e si è buttata con leggero, ma leggero eh, meno slancio. Non le è ancora chiaro perché non si possano fare gli stampini o i castelli con la sabbia asciutta, che è così a portata di mano e comoda, e perché quando le labbra sono viola è il caso di uscire dall'acqua, ma insomma, era il primo mare della sua vita, le vogliamo lasciare tempo o no? Insomma, successo su tutta la linea. Di obbligo qualche love is, e anche qualche foto... Love is... Dormire con lei nel lettone. Le prime due notti sta al suo posto, poi in seguito capisce che cosa carina sia avere la mamma vicina, e da quel momento in poi mi sta addosso come una cozza. Vedere i suoi capelli arricciati dalla salsedine. Vederla mangiare a quattro palmenti carote e rape rosse (ebbene sì!). O anche vederla aprire le cozze e mangiare pure loro. Quando saluta con affetto davvero commovente un pupazzone di un capitano, che il giorno prima conteneva una persona, e quindi interagiva, ma che quel giorno è parcheggiato, vuoto, davanti al bagno. Ci sarei andata dentro io, per toglierle quella delusione dal faccino: "Perché non funziona mamma?". Quando mi dà la crema sulla schiena. Quando si inventa il suo primo amico invisibile (o nemico, trattandosi di un coccodrillo). Quando si sveglia dal pisolino e scopre che è arrivato il papà. Ed eccola, la piccola romagnola.

2 commenti:

  1. LE VACANZE IN RIVIERA, EH PER I PICCOLI MERITANO UN CAPITOLO A PARTE !!!!!!! VERO?!?????!!!!
    ED IO CHE VI PENSAVO IN FERIE QUESTA SETTIMANA!!!!! MAH SONO PROPRIO PERSA.....

    VEDREMO POI IN AGOSTO L'ALLEGRA BRIGATA TUTTA INSIEME COSA COMBINA...... INIZIO A TREMARE ......




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  2. Capisco il tuo imbarazzo ma la piccola denota già uno spiccato senso estetico: i peli lunghi sotto le ascelle? NO!!! eh no, quando ce vò ce vò...Brava Tania!
    Bravi voi!!!

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