martedì 9 luglio 2013

Little miss sunshine

Il titolo non si riferisce a concorsi di bellezza... Perché Tania, che a noi sembra perfetta, è sì carina, e ama anche vestirsi bene, e pettinarsi con codine e spillette, solo che dopo poco, nel gioco, i vestitini diventano così comodi per rotolarsi o strisciare per terra, i pantaloni piacevolmente scuriti dagli scivoli o dalle altalene, i capelli sciolti e selvatici perché "mamma mi piace quando volano" andando in altalena. Insomma, niente a che vedere con una miss. Il "sunshine" che ho già citato è il suo quasi incrollabile entusiasmo: sono tante le cose che le strappano un siiiiiiiii! esultante, un Beeelllo!, salti di gioia e battiti di mani. Non si può dire che la piccola non dia soddisfazione, per un regalo, un vestito nuovo, la proposta di andare al parchetto o di mangiare un cetriolo. La sua gioia di vivere e fare cose nuove è travolgente e contagiosa. Ogni tanto ci viene in mente che l'avevno descritta come una bambina timida e isterica, e che noi stessi temevamo l'impatto con le cose nuove. In realtà ama le novità, le piace provare cose mai fatte e le affronta con grande serenità e voglia di fare. Poi magari le abbandona eh, o si stufa, ma intanto per un po' se le è godute. Quindi è senza prroblemi e anzi con una certa soddisfazione che l'abbiamo portata a Modena, sabato, a fare il primo aperitivo della sua vita: e devo dire che sui divanetti del bar, assieme a Maks, incontrato per caso, che beveva la sua aranciata con ghiaccio dal bicchiere, con la cannuccia, era uno spettacolo che valeva davvero la pena. Poi, quando non fa venire voglia di appenderla per gli alluci, è buffa, da matti. Adesso ha fissa di andare al circolo ARCI, alla sera: non c'è niente di che, va un po' in altalena, gironzola, prend e un gelato, guarda una partita di calcetto entusiasmata quando qualcuno si ferisce (in quel caso chiede accorata di poter andare a vedere, e attende l'eventuale arrivo dell'ambulanza)fa ridere sentirla insistere per andare al circolo, ti aspetti di vederla da un momento all'altro prendere parte a una partita di briscola. Poi, il centro estivo. Attendeva da giorni di andarcie e da un bel pezzo insisteva a dire cosa avrebbero fatto, mangiato... Il tutto senza avere quasi la minima idea di cosa fosse un centro estivo. Enoi a dire che sì, forse avrebbe fatto quelle cose, ma chi lo sapeva? Lei ovviamente, animata da incrollabili certezze. È anche stata malata, con la febbre. Niente di che alla fine, ma noi genitori novellini abbiamo sperimentato le prime paure e i primi dubbi - anche del personale medico, che non si capacitava che con una bimba di cinque anni e passa chiedessimo lumi su quando dalle la tachipirina o lo sciroppo. Comunque... Sono cinque mesi, anche se sembra una vita. E, oggi, love is... Vederla giocare, ma giocare sul serio, con gli altri bambini. Quando ha imparato da sola a fare la capriola in acqua, in avanti e all'indietro, solo guardando Vladimir. Quando dice... Mamma, fai profumo... Come mai? Che poi altrettante volte ti avverta che "ti puzza la bocca" o che hai le ascelle bagnate, non rovina la bellezza di quel complimento. Quando qualcuno le dice che è bellissima, e lei: Lo so! Quando la prendi un minimo in giro e si offende come una puzzola. Quando vuole venire in braccio e fare le coccole... Prima lo faceva molto molto meno. Quando la freghi per farle fare qualcosa che non vorrebbe dicendo che in effetti non può farlo, perché è una cosa da grandi e lei è troppo piccola. Quando le parli in russo e lei ripete con una pronuncia perfino peggiore della tua. Quando ti racconta tante cose che faceva 'ma grupu' (in istituto, letteralmente nel gruppo), e che al 90% sono inventate. Quando, parlando della bisnonna che è morta abbiamo parlato anche della tristezza, su cosa fosse, e lei prima ha detto che era triste quando le facevano tante punture. Io le ho detto che le punture fanno anche proprio male, e che uno è triste quando litiga con qualcuno, quando vorrebbe fare una cosa e non può... È lei, dopo averci pensato: Ia triste quando non potevo venire Italia. Io: Ma dici con la mamma e il papà? Lei: Sì. E poi... Il mare. Ma quello merita un capitolo a parte.

Nessun commento:

Posta un commento